Strasburgo vota la risoluzione sul periodo di riflessione

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Il Parlamento Europeo ha adottato in plenaria, lo scorso 19 Gennaio, il rapporto Duff-Voggenhuber riguardante «il periodo di riflessione» che ha fatto seguito alla sospensione del processo di ratifica della Costituzione europea in diversi Stati membri. Duff (Liberali, britannico) e Voggenhuber (Verdi, austriaco), che pure si sono detti soddisfatti di questo voto, avrebbero auspicato una posizione più decisa del Parlamento che, di fatto, lascia invece aperte tutte le strade per il superamento dell’ «empasse costituzionale»: dall’ipotesi di continuare la ratifica del testo tale e quale a quella di abbandonare il progetto costituzionale, passando per quelle di modificare più o meno sostanzialmente il trattato. Duff e Voggenhuber avevano posto l’accento sulla necessità   di migliorare il testo pur rimanendo fedeli al «nocciolo» del Trattato del 2004. Per sciogliere i dubbi dell’opinione pubblica e le preoccupazioni diffuse, rese esplicite nei referendum francese e olandese, il rapporto incoraggia il dialogo tra Parlamento Europeo e parlamenti nazionali attraverso l’organizzazione di conferenze e forum parlamentari. Nonostante la perplessità   di fronte a tale proposta dei presidenti del Parlamento tedesco, austriaco e finlandese (che temono di vedere le Camere nazionali scavalcate dal Parlamento europeo), gli autori del rapporto confidano che la più ampia apertura del dibattito cambierà   le future dinamiche politiche in favore di approcci più progressisti e di passi avanti per il miglioramento del testo costituzionale.
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