Giovani, precari e disoccupati: uno studio Eurostat

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Sono 95 milioni nell’UE a 27 Stati i giovani di età   compresa tra i 15 e i 29 anni, cioè circa un quinto del totale della popolazione europea, con caratteristiche proprie rispetto alle generazioni più adulte e anziane ma anche differenze nei comportamenti tra Stati membri, rileva uno studio di Eurostat.
Ad esempio, per quanto concerne l’età   media in cui i giovani lasciano la casa di famiglia per cercare maggior autonomia, si passa dai 23-24 anni in Finlandia, Francia e Paesi Bassi agli oltre 31 anni in Bulgaria, Slovenia, Slovacchia e Malta e ai circa 30 anni di Italia, Grecia e Romania. Tra le ragazze, che generalmente intraprendono prima dei ragazzi la via dell’autonomia, l’età   media a livello di UE è di 30 anni, ma si va dai 22-23 anni in Finlandia, Francia e Paesi Bassi ai 29 anni e più in Italia, Slovenia e Slovacchia.
L’ingresso nel mercato del lavoro, poi, è fortemente connesso al grado di istruzione e formazione: così, se nella fascia d’età   25-34 anni il tasso di disoccupazione tra coloro che hanno un basso livello di istruzione (scuola secondaria) è del 19,2%, quando il livello di istruzione/formazione aumenta diminuisce il tasso di disoccupazione, che è del 9,1% per i livelli medi di istruzione e del 5,9% per i livelli alti. Anche in questo ambito, perà², le differenze tra Stati membri sono enormi e si passa per i bassi livelli di istruzione dal 6-7% di Paesi Bassi e Malta al 53% della Slovacchia, per i livelli medi di istruzione dal 3-4% di Paesi Bassi e Austria al 17-18% di Spagna, Lettonia e Lituania, mentre per i livelli di istruzione elevati le differenze vanno dal 1,9-2,8% di Paesi Bassi, Romania e Repubblica Ceca al 9,6-11,8% di Italia, Grecia e Spagna.
Quando riescono a entrare nel mercato del lavoro, poi, il 40% circa dei giovani europei di 15-24 anni e il 20% circa di quelli di 25-29 anni ottengono contratti di lavoro temporanei, percentuale inferiore al 10% invece nella fascia d’età   30-54 anni. Tra gli Stati membri dell’UE ve ne sono alcuni in cui la percentuale di giovani con contratti temporanei è alta in tutte le fasce d’età   (soprattutto Spagna, Polonia, Portogallo), altri in cui è bassa per tutte le età   (soprattutto Lettonia, Lituania e Romania) e altri ancora che presentano differenze significative tra fasce d’età   (ad esempio Germania, Lussemburgo, Austria e Slovenia).

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