Diversabilità  : aperto dibattito su futura politica europea

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Alla vigilia della Giornata europea delle persone diversamente abili, che si celebra il 3 dicembre, la Commissione europea ha aperto un dibattito sulla futura politica europea in materia di disabilità   con una Conferenza di due giorni a Bruxelles.
Oltre al Piano d’azione europeo a favore delle persone con handicap, in cui si collocano tutte le iniziative dell’UE in questo campo e che scadrà   nel 2010, oggetto del dibattito tra i principali attori del settore è anche la recente proposta della Commissione per combattere la discriminazione nell’accesso ai beni e ai servizi, alle prestazioni previdenziali, all’istruzione e all’assistenza sanitaria.
Ricordando che oltre 50 milioni di europei soffrono di qualche forma di disabilità  , il commissario europeo responsabile per Occupazione, Affari sociali e Pari opportunità  , Vladimà ­r àƒâ€¦à‚ pidla, ha sottolineato che mentre esistono norme europee che offrono una protezione contro le discriminazioni sul lavoro nei confronti delle persone diversamente abili, «in realtà  , spesso queste persone devono ancora affrontare situazioni difficili». Infatti, non esistono norme comunitarie che le tutelino al di fuori dell’ambito lavorativo ed è questo uno dei motivi per i quali la Commissione europea ha presentato nel luglio scorso una proposta di direttiva che intende assicurare una tutela contro le discriminazioni per ragioni legate alla disabilità  , all’età  , alla religione e all’orientamento sessuale nell’accesso ai beni e ai servizi, alle prestazioni previdenziali, all’istruzione e all’assistenza sanitaria.
Tra le altre principali questioni in esame, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità  , entrata in vigore nel maggio 2008 e le cui ripercussioni saranno rilevanti a livello mondiale ed europeo. Le disposizioni della Convenzione dovranno essere attuate soprattutto a livello locale, per questo è necessario un confronto in ambito europeo: ad esempio, si tratterà   di vedere come i Fondi strutturali europei possano intervenire, finanziando azioni di formazione e infrastrutture accessibili, a favore delle persone diversamente abili.
Con la Conferenza di Bruxelles, organizzata in collaborazione con il Forum europeo della disabilità   e il sostegno della campagna europea «Per la diversità  . Contro la discriminazione”, la Commissione intende quindi avviare il dibattito sugli indirizzi che l’azione europea in materia di diversabilità   dovrà   assumere dopo il 2010.

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