C’è un giudice in Europa

Per Bertold Brecht era la storia di un mugnaio di cui il prepotente imperatore Federico II di Prussia voleva far abbattere il mulino, responsabile di rovinargli la vista del paesaggio dal suo castello. Il mugnaio però gli resisteva ripetendosi che “ci sarà un giudice a Berlino” a difendere il suo buon diritto, come infatti accadde. #contromano

Il 25 aprile non è passato

Domani i giornali scriveranno le cronache di questo nostro 25 aprile, raccontando di manifestazioni, celebrazioni e contestazioni. Ne parleranno comprensibilmente al passato, come a un evento di ieri. Noi no. Per noi il 25 aprile è il futuro: quello della libertà da salvaguardare, della democrazia da rafforzare, dell’Europa da proteggere dai rigurgiti di antichi demoni nazifascisti. Per noi il 25 aprile del 1945 è un passato che non passa, è una passione che resta, è una testimonianza che rimarrà per le generazioni che verranno e alle quali bisognerà insegnare che cos’era stata l’Italia fascista e l’Europa minacciata di essere imprigionata dal nazismo. Il 25 aprile d’Italia è la vigilia del 1° maggio dei lavoratori e del 9 maggio d’Europa: tre date, un solo messaggio di impegno per la libertà, per l’uguaglianza e per la pace. 25 aprile, ora e sempre.

L’internazionale dei nazionalisti in Europa

La cronaca - se Dio vuole non ancora la storia - ci propone una prospettiva inedita, il progetto di una “internazionale dei nazionalisti”, da creare all’interno dell’Unione Europea e da far pesare nel suo futuro Parlamento. #editoriale #contromano

Salvini a salve contro l’UE

“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia” Il ministro della legittima difesa a mano armata non perde il vizio e ci...

Fare i conti

Invece di rimproverare Bruxelles di fare troppi conti e avere poca visione sul futuro dell’UE, i nostri – si fa per dire – accusano gli eurocrati di sbagliarli i conti. Detto da un governo che di Conte, fortunatamente, ne ha solo uno, e gli basta e avanza, e da un ministro dell’economia che slitta su parole e cifre: di lui si ricorda l’impegno assoluto a contenere il deficit all’1,6%, salvo obbedire docilmente a chi lo voleva almeno al 2,4%. #contromano

Bardonecchia: confini, frontiere e muri

C’è un amaro sapore in quanto accaduto a Bardonecchia, dove i doganieri francesi hanno superato i confini, non solo di uno Stato presunto sovrano, ma più ancora quelli che separano la convivenza civile dalla prepotenza e dall’arbitro di chi tiene una pistola alla cintola. #editoriale #contromano

Il ministro che spara a salve

In questi mesi ha sparacchiato in tutte le direzioni, da nord a sud in Italia e contro un po000f tutti in Europa, uno dei suoi bersagli preferiti. Ma “nomen omen” e il nostro finisce, fortunatamente, per sparare a salve: molto rumore ma poche prede nel carniere. #contromano

Impossibile: è una parola che si trova solo nel dizionario degli stupidi

"Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia" Questa frase, attribuita a Napoleone Bonaparte non sembra abbia ispirato il giovane presidente "bonapartista"...

Brexit, un’occasione per l’UE

Chi ha ancora voglia di sentire parlare di #Brexit? Almeno questa virtù va riconosciuta all’Unione Europea, quella di una pazienza infinita. Quella mostrata fin dal lontano 1973 quando l’isola di Sua Maestà ha faticosamente attraversato la Manica senza tuttavia riuscire a sbarcare per intero sul continente. #contromano

La vita è un viaggio

"Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia" Che la vita sia un viaggio è noto. Un po’ meno che lo sia...

Ma di che razza sono questi razzisti?

Premesso che la domanda è più importante della risposta e che, anche in assenza di questa, la domanda resta viva e ci aiuta a restare umani, non possiamo non domandarci di che razza sono questi razzisti di casa nostra, da quali tane e fogne escano e quando vi rientreranno. #contromano

Tutti in piedi …Quasi tutti

“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia” Il Galateo, o come si direbbe oggi il “Bon Ton”, insegna che quando una...

Sequestro di persone e richiesta di riscatto all’Ue

Sulla nave Diciotti oltre un centinaio di persone sono state prese in ostaggio per far lievitare il consenso elettorale in favore di un partito senza decenza e poter incassare a breve un riscatto dalla nemica Unione Europea. #contromano

Francia – Italia: volano gli stracci

"Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia" Ci sono Paesi dove la politica va veloce, magari anche all’indietro, come in Francia. Sono...

Prima le donne. Non solo nell’UE

Fino a poco tempo fa l’Unione Europea sembrava minacciata da un’ondata sovranista, guidata da muscolosi leader maschili, qualcuno con felpa e armi in pugno. Invece è in arrivo un’ondata di leader femminili: la prima, Ursula von der Leyen, ha già afferrato il bastone del comando, anche se per un soffio. #contromano

La prudenza e il coraggio di Papa Francesco

"Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia" C’era una volta un vecchio schema di lettura della politica: conservatrice la destra, coraggiosa...

Meno male che l’Europa c’è. Ancora

Adesso che la manovra finanziaria meno male (più male che bene) c’è, viene spontaneo dire “meno male che l’Europa c’è”. E pensare che dal governo sono venute accuse di pretesa mancata democrazia nell’Ue. Meno male che l’Europa c’è. Che c’è ancora. #contromano

Rousseau ha detto sì. E Montesquieu?

Senza troppe sorprese i grillini si sono esibiti dalla piattaforma Rousseau in un tuffo carpiato con doppio avvitamento e hanno detto sì a un'alleanza con il Partito Democratico, detestato da sempre e staremo a vedere fino a quando. #contromano

“Tanto tuonò che alla fine piovve”

“Tanto tuonò che alla fine piovve”. Così è stato modificato il detto popolare italiano, qui a Bruxelles. E il prossimo 22 gennaio, quando la procedura di infrazione, oggi indicata dalla Commissione europea, diventerà probabilmente effettiva, allora sarà necessaria un'ulteriore modifica: non sarà più solo pioggia, ma tempesta. #contromano

Farnesina “equidistante” dall’Ue

Parlando dalla Farnesina, sede del ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il ministro Moavero resta fedele alla politica della “equidistanza” che ha caratterizzato la nostra diplomazia negli ultimi decenni. Non per nulla la geografia ci fa galleggiare nel Mediterraneo, a metà strada tra l’Europa e l’Africa e la geopolitica ci ha indotto a infinite acrobazie tra USA e Russia, tra mondo arabo e Israele e non solo. #contromano

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