Salvini a salve contro l’UE

“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia” Il ministro della legittima difesa a mano armata non perde il vizio e ci...

L’Italia di Gino Bartali e di Lidia Rolfi

“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia” Ieri può essere capitato di trovare abbastanza vicini sui media i nomi di Gino...

Lega contro Lega

Aveva avuto una vita fiorente e importanti successi economici la Lega, non quella di oggi di Matteo Salvini, ma la Lega Anseatica del XIV e XV secolo, che dominava i commerci sulle sponde dei mari settentrionali d’Europa. Nella storia d’Europa, di leghe ne sono esistite molto – una fu anche lombarda – ma come tutte le creature che nascono, alla fine muoiono. Alcune però risorgono. #contromano

Ma di che razza sono questi razzisti?

Premesso che la domanda è più importante della risposta e che, anche in assenza di questa, la domanda resta viva e ci aiuta a restare umani, non possiamo non domandarci di che razza sono questi razzisti di casa nostra, da quali tane e fogne escano e quando vi rientreranno. #contromano

Brexit, un’occasione per l’UE

Chi ha ancora voglia di sentire parlare di #Brexit? Almeno questa virtù va riconosciuta all’Unione Europea, quella di una pazienza infinita. Quella mostrata fin dal lontano 1973 quando l’isola di Sua Maestà ha faticosamente attraversato la Manica senza tuttavia riuscire a sbarcare per intero sul continente. #contromano

C’è un giudice in Europa

Per Bertold Brecht era la storia di un mugnaio di cui il prepotente imperatore Federico II di Prussia voleva far abbattere il mulino, responsabile di rovinargli la vista del paesaggio dal suo castello. Il mugnaio però gli resisteva ripetendosi che “ci sarà un giudice a Berlino” a difendere il suo buon diritto, come infatti accadde. #contromano

Da che pulpito quella lezione di democrazia

"Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia" Nella megaelegante aula della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo erano presenti ieri 35...

Prima le donne. Non solo nell’UE

Fino a poco tempo fa l’Unione Europea sembrava minacciata da un’ondata sovranista, guidata da muscolosi leader maschili, qualcuno con felpa e armi in pugno. Invece è in arrivo un’ondata di leader femminili: la prima, Ursula von der Leyen, ha già afferrato il bastone del comando, anche se per un soffio. #contromano

Italia e Europa tra veti e voti

Dirà la saggezza del Presidente della Repubblica quale strada provare a seguire prima di rassegnarsi a un voto anticipato che, nelle attuali condizioni, poco cambierebbe al caos presente. Con la speranza che nel frattempo non parlino i “mercati” – ventriloqui della politica – e che ancora per qualche tempo Bruxelles non prema più di quanto già ha fatto. Ne va del futuro dell’Italia e, inevitabilmente, anche dell’Europa. #editoriale #contromano

L’Europa del buonsenso

C’era una volta l’“Europa dei mercati”, poi quella dei “banchieri”, per qualcuno che ci credeva anche l’”Europa dei cittadini” e l’”Europa delle regioni”, e via seguitando. Adesso, grazie alla Lega – che non ringrazieremo mai abbastanza per gli stimoli che ci offre – potrebbe esserci anche l’”Europa del buonsenso”: sarebbe una buona notizia, se non fosse per due ragioni.

Meno male che l’Europa c’è. Ancora

Adesso che la manovra finanziaria meno male (più male che bene) c’è, viene spontaneo dire “meno male che l’Europa c’è”. E pensare che dal governo sono venute accuse di pretesa mancata democrazia nell’Ue. Meno male che l’Europa c’è. Che c’è ancora. #contromano

Allarme, siam razzisti!

Quando domani ti verranno a prendere, non contare più su nessuno: ad aspettarti ci saranno solo razzisti e fascisti. #contromano

Il richiamo superfluo di “Famiglia Cristiana

Un’ingiunzione non proprio leggera, ma del tutto superflua, per un personaggio che sta da tempo portando il Paese “indietro tutta”, non solo nella politica, ma più ancora nella civiltà del diritto di cui fummo culla. Ma erano molti secoli fa, quando il nostro nazionalista senza nazione ancora non demoliva la convivenza civile e minava quel diritto internazionale cresciuto faticosamente nei secoli a salvaguardia della pace e delle persone. #contromano

Orban, un modello per l’Italia verde-gialla

Chi volesse capire - che è molto di più di essere informati - dove potrebbero portare l'Italia le rodomontate del ministro dell'”inferno” italiano basta che guardi a quanto va capitando negli ormai tristemente noti Paesi di Visegrad, Polonia e Ungheria in testa. #editoriale #contromano

UE, prima che la candela si spenga

“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia” Inventata a metà del secolo scorso, la Comunità europea perseguiva l’obiettivo di ricostruire un'Europa...

La prudenza e il coraggio di Papa Francesco

"Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia" C’era una volta un vecchio schema di lettura della politica: conservatrice la destra, coraggiosa...

Edificante la predica, sbagliati pulpiti e predicatori

Non è venuto giù il mondo, più preoccupato per la sceneggiata tra Kim e Donald, ma qualche pezzo dell'Europa ha oscillato paurosamente, tradendo la propria “coscienza sporca”, mettendo in evidenza la faccia tosta del candidato-leader UE, Macron, e la tardiva compassione manifestata all'Italia dalla sua prudente socia Cancelliera. #contromano

Un cinghiale nei giardini degli italiani

Per ora i giardini degli italiani, che sono anche giardini d’Europa, sono salvi. Lo saranno anche in futuro se i cittadini, fruitori di quei giardini, daranno una mano al Custode. Al quale va oggi tutta la nostra riconoscenza. #editoriale #contromano

L’internazionale dei nazionalisti in Europa

La cronaca - se Dio vuole non ancora la storia - ci propone una prospettiva inedita, il progetto di una “internazionale dei nazionalisti”, da creare all’interno dell’Unione Europea e da far pesare nel suo futuro Parlamento. #editoriale #contromano

Fare i conti

Invece di rimproverare Bruxelles di fare troppi conti e avere poca visione sul futuro dell’UE, i nostri – si fa per dire – accusano gli eurocrati di sbagliarli i conti. Detto da un governo che di Conte, fortunatamente, ne ha solo uno, e gli basta e avanza, e da un ministro dell’economia che slitta su parole e cifre: di lui si ricorda l’impegno assoluto a contenere il deficit all’1,6%, salvo obbedire docilmente a chi lo voleva almeno al 2,4%. #contromano

Editoriali e commenti

Ultime news

Schede tematiche