T.A.V.: Tirare A Vivacchiare

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“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia”

Mentre in Europa comincia a prendere quota la campagna elettorale in vista del voto di maggio, in Italia tutto sembra muoversi rasoterra, infilato com’è il governo nel tunnel della Torino-Lione.

Nell’Unione c’è chi vola più alto, come il presidente francese, Emmanuel Macron, con la sua lettera ai cittadini europei; o chi, come la neo-leader, Annegret Kramp-Kargenbauer (per risparmiare caratteri chiamiamola AKK), succeduta ad Angela Merkel alla guida della CDU tedesca, che vola a mezz’aria senza particolare audacia per rilanciare il progetto europeo o chi, come gli avversari politici, a destra e a sinistra, di Macron in Francia, impallinano il loro giovane presidente senza tante cerimonie.

In Italia niente di tutto questo: il giovane triunvirato che, a geometria variabile, vivacchia alla giornata sgovernando l’Italia e giocando a nascondino con un progetto di infrastruttura europea che avrà pure i suoi limiti, ma resta pur sempre il frutto di un trattato internazionale sostenuto abbondantemente dalle risorse comunitarie. E come tale andrebbe affrontato, non come strumento e ricatto in una campagna elettorale in chiave tutta nazionale, ininterrottamente in corso da mesi, senza che si intravveda da parte del governo uno straccio di proposta per il futuro dell’UE. Per il momento se ne occupano altri in Europa: dalle nostre parti sembra bastare essere “padroni a casa nostra”.     

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