La pace miope dell’Europa

Quando nel 2012 venne attribuito il Nobel per la Pace all’Unione Europea, insieme al compiacimento di molti non mancarono le perplessità di alcuni. La motivazione apparve un po’ superficiale, anche se a prima vista verosimile: «Per oltre sei decenni ha contribuito all’avanzamento della pace, della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa».

Quando la solidarietà divide e chiarisce

Qualche giorno fa il Corriere della Sera, per illustrare un articolo dedicato a “La grande spaccatura” dell’Europa a proposito dell’accoglienza dei migranti e profughi, ha pubblicato un’illuminante carta dell’Unione Europea.

Rassegna stampa dal 29 agosto al 4 settembre

Disponibile la selezione di alcuni articoli di commento sulle principali tematiche di attualità europea e internazionale pubblicati su quotidiani o settimanali italiani dal 29 agosto al 4 settembre 2015.

Europa, capro espiatorio

È ormai diventata una moda, uno stucchevole luogo comune, addebitare ogni possibile colpa all'Europa. È sua la colpa se la Grecia va a fondo, se le Borse traballano, se la crescita e l'occupazione non arrivano e, naturalmente, è tutta colpa dell'Europa se non accoglie tutti i flussi migratori che straripano ovunque, per mare e per terra.

Le migrazioni cambieranno l’Europa

Stanno per concludersi le rituali vacanze estive, un periodo di riposo e di svaghi che sembra mettere in sospeso o fra parentesi il quotidiano incalzare dell’attualità politica nel nostro Paese, in Europa e nel mondo. Eppure, in questo periodo di normale e generale distrazione, l’attualità non si è concessa pause e ha continuato a tessere le sue inquietanti tele.

Rassegna stampa dal 22 al 28 agosto 2015

Disponibile la selezione di alcuni articoli di commento sulle principali tematiche di attualità europea e internazionale pubblicati su quotidiani o settimanali italiani dal 22 al 28 agosto 2015.

L’Europa che non esiste

Se fosse stata necessaria la prova che l’Europa dei popoli ancora non esiste, l’ondata di migrazioni che la sta investendo ormai da tempo questa prova l’ha fornita con tutta evidenza.

Estate calda per l’Europa in un mondo bollente

Non è stato solo il meteo a registrare temperature alte nel corso di questa estate. Anche il termometro della politica e dell’economia ha segnato picchi di calore intenso che non accennano a ridursi. Prima, in Europa, la vicenda greca e le ripetute tragedie dei flussi migratori, nell’area mediorientale l’imbarbarimento senza fine nell’area dei conflitti alimentati dal terrorismo islamista, da qualche giorno in Asia turbolenze valutarie e, nel mondo, crolli dei mercati hanno alzato il livello di allarme, annunciando un autunno non meno caldo dell’estate che se ne sta andando.

Rassegna stampa dal 14 al 21 agosto 2015

Disponibile la selezione di alcuni articoli di commento sulle principali tematiche di attualità europea e internazionale pubblicati su quotidiani o settimanali italiani dal 14 al 21 agosto 2015.

E adesso pensare al futuro dell’UE

Sistemata provvisoriamente, fino al 2018, la questione greca, con la speranza che l'accordo non venga rimesso in discussione nel frattempo, è ora di mettere mano a un nuovo " cantiere Europa" per prevenire probabili e incombenti crisi e dare un futuro all'Unione Europea.

Rassegna stampa dall’8 al 13 agosto 2015

Disponibile la selezione di alcuni articoli di commento sulle principali tematiche di attualità europea e internazionale pubblicati su quotidiani o settimanali italiani dall'8 al 13 agosto 2015.

Grecia tra colpevolisti e innocentisti

Ogni estate ha il “giallo” che si merita. Quella di quest’anno, particolarmente bollente, è ancora alle prese con l’incendio che da mesi minaccia l’Europa, la sopravvivenza dell’euro e la sorte della Grecia e dei suoi abitanti.

Rassegna stampa dal 1° al 7 agosto 2015

Disponibile la selezione di alcuni articoli di commento sulle principali tematiche di attualità europea e internazionale pubblicati su quotidiani o settimanali italiani dal 1° al 7 agosto 2015.

Grecia: e lo chiamano “salvataggio”

Non è ancora passato un mese da quando, lo scorso 13 luglio, l'Unione Europea ha creduto di scampare al baratro che le si era spalancato davanti con la vicenda greca.

Invito alla lettura: “Cosa resta dell’Occidente”

Cosa resta, si chiede Rusconi, della pretesa di universalismo che la razionalità occidentale vorrebbe mettere al servizio dell’Umanità e che storicamente, non solo nel mondo globalizzato di oggi, è stata contestata come foglia di fico di tentativi egemonici retaggio delle ottocentesche identità nazionali?

Principali Paesi UE: protagonisti, comprimari e comparse

Dopo aver passato brevemente in rassegna i protagonisti tra i massimi responsabili delle Istituzioni europee di questo primo anno di legislatura del nuovo Parlamento, può non essere inutile fare un bilancio analogo a proposito dei principali Paesi dell’Unione Europea e della loro azione in questi ultimi dodici mesi.

Istituzioni UE: protagonisti, comprimari e comparse

È passato poco più di un anno da quando l’Unione Europea ha rinnovato buona parte dei Vertici delle proprie Istituzioni, all’indomani del voto per il nuovo Parlamento europeo e un primo bilancio si impone. Alla guida del Parlamento europeo si è installato il capofila dei socialisti e democratici europei, Martin Schultz, anche per compensare la presidenza della Commissione europea, affidata al capofila del Partito popolare europeo, Jean Claude Juncker.

Via Roma strada d’Europa: le immagini

In occasione dell'apertura dell'Illuminata (4 luglio 2015) l'Associazione APICE ha realizzato l'iniziativa "Via Roma strada d'Europa". Con due Gazebos collocati rispettivamente all'ingresso del Comune...

Invito alla lettura: “1914”

Ne 1914, volume edito per la prima volta da Sellerio nella collana “Alle 8 della sera” nel 2006 e riproposto ne “La memoria” nel 2014, Luciano Canfora tratta del processo storico che portò l’Europa a passare dalla Belle Époque di inizio Novecento a precipitare nei bui anni della Prima guerra mondiale. «A partire da un anno scelto come epocale, si può marciare in avanti o arretrare; questo non è un giuoco astratto: è il problema dei problemi per gli storici che seguono la diacronia, la successione degli eventi».

I numeri della solidarietà

Non è stato certo un appuntamento di rilevante importanza politica per il futuro quello che si sono dati i 28 Paesi dell’Unione Europea il 20 luglio scorso per decidere la spartizione di circa 40.000 richiedenti asilo e il reinsediamento di altri 20.000 rifugiati in altri Paesi terzi. Si trattava infatti di rispondere alle proposte formulate dalla Commissione Europea nel maggio scorso, dopo l’ennesima tragedia di profughi, consumatasi nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le coste dell’Italia e della Grecia.

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