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Franco Chittolina

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Vicepresidente di APICEUROPA, ha lavorato per 25 anni a Bruxelles presso le Istituzioni europee (Consiglio dei ministri prima e Commissione poi), impegnandosi per il dialogo tra le Istituzioni comunitarie e la società civile. Dal 2005 lavora in Italia per portare l’Europa sul territorio piemontese, in particolare nella provincia di Cuneo.

Politiche migratorie nell’UE

Un utile esercizio per chiarire le responsabilità nella gestione del fenomeno migratorio comincia dal definire le competenze dell’UE in materia. I Trattati prevedono tre...

L’Unione Europea in un mondo di conflitti

Che anche l’Unione Europea sia immersa in un mondo di conflitti non sfugge a chi appena segua le cronache di questi tempi incerti. Conflitti dentro e fuori dell’UE,...

Il futuro dell’Ue è già cominciato

In tre giorni, da Madrid, Londra e Bruxelles, sono arrivati segnali importanti per il futuro dell’Unione Europea.  A Madrid la COP 25, l’Assemblea ONU per...

Brexit annuncia il 2020, “anno zero” per l’UE

Boris Johnson ha vinto la sua scommessa, dirà il futuro se la vincerà anche il Regno Unito e quali saranno le conseguenze per l’Unione...

Clima: Madrid parla, Bruxelles propone

Sarà pur vero che la Commissione europea si è insediata il 1° dicembre con un mese ritardo sul calendario previsto, ma è anche vero...

Quando la storia non insegna nulla

“La storia insegna che la storia non insegna nulla”: sono le parole di una saggezza antica e di calda attualità in questi nostri tempi inquieti. Un avvertimento...

Democrazia e ambiente: una sola priorità

Nel programma della nuova Commissione europea, insediatasi il 1° dicembre, figurano sei priorità. Apre la lista la lotta all’emergenza climatica, la chiude l’impegno per un “Nuovo slancio per la democrazia europea”. Forse questo capitolo poteva meglio figurare in premessa alle altre priorità o essere affiancato più strettamente alla prima, percepita come più urgente e confortata giustamente da una migliore visibilità per l’opinione pubblica.

Un meccanismo europeo di (in)stabilità

Riparte il tormentone tra Roma e Bruxelles. Che il fuoco covasse sotto la cenere non era un mistero, ma che divampasse con questi torni...

E tanti auguri al nuovo “governo” UE

Dal voto per il Parlamento europeo di fine maggio, ci sono voluti sei mesi per arrivare all’insediamento, il prossimo 1° dicembre, del “governo” europeo, la Commissione...

E l’Europa torna in copertina

Assomiglia a una metafora il ritorno dell’Europa in copertina di un importante settimanale italiano, domenica scorsa orfano, per uno sciopero, del quotidiano suo gemello, alle prese con nuove turbolenze editoriali.

Tempi difficili per il futuro “governo” UE

L’appuntamento in cima alla prima salita, per il futuro “governo” dell’Unione Europea, la Commissione UE guidata da Ursula von der Leyen, sarà il 27 novembre prossimo, nella seduta plenaria del Parlamento europeo. Fino a pochi giorni fa erano in molti a temere che in punta a quella salita ci fosse il rischio di non arrivarci, alla vigilia sembra consentita qualche speranza in più.

Previsioni d’autunno per l’Unione. È quasi inverno

Nel gergo brussellese, non sempre esemplare per chiarezza, le previsioni d’autunno potrebbero indurre in errore: non raccontano ovviamente dell’autunno che sta per terminare, ma annunciano l’inverno ormai vicino, e il nuovo anno che viene, non in relazione al meteo ma alla temperatura delle prospettive economiche nell'Unione Europea. Anche se, in questo caso, le previsioni meteo e quelle economiche tendono a coincidere annunciando un raffreddamento in vista.

Elezioni: la Spagna ci riprova

Per la quarta volta in quattro anni la #Spagna è tornata alle urne nel tentativo, probabilmente vano, di dare un governo stabile al Paese. #editoriale

“UE: un grande futuro alle spalle?”: Lunedì 19 ottobre 2020

Il 9 novembre 1989 veniva abbattuto il Muro di Berlino, aprendo la strada all’unificazione tedesca del 1990 e, sotto la spinta di altri precedenti movimenti democratici nell’Europa dell’est (come quello di Solidarnosc nel 1980), contribuendo alla dissoluzione dell’Unione sovietica nel 1991. Non fu la fine della storia, come scrisse precipitosamente il saggista americano Francis Fukuyama, in un libro dallo stesso titolo, ma l’inizio di una nuova storia per l’Europa e il resto del mondo.

L’Unione Europea di elezione in elezione

E’ buon segno il ritmo serrato di elezioni che può ancora permettersi la democrazia rappresentativa europea: i suoi cittadini possono regolarmente esprimersi a più livelli, da quello locale a quello nazionale fino a quello europeo. A quest’ultimo si sono espressi lo scorso 26 maggio, confortando l’area politica di orientamento europeista, determinata a proseguire sulla strada dell’integrazione europea e a contrastare i rigurgiti nazional-populisti largamente diffusi in Europa. #editoriale

Scricchiolii nelle istituzioni UE

Questa vigilia di insediamenti delle nuove Istituzioni dell’Unione Europea si rivela più faticosa del previsto. #editoriale

Brexit, non se ne può più

Di questi tempi l'Unione Europea sembra dotata di poche virtù, ma una di sicuro le è rimasta: la pazienza, in particolare quella dimostrata da oltre tre anni a questa parte nei confronti del Regno (ancora) Unito vittima, per sua libera scelta, della sciagurata vicenda di #Brexit.

Settimana di turbolenze nell’UE

Il Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo del 17-18 ottobre aveva come contorno al tema caldo di Brexit quelli, a prima...

Turchia e Unione Europea: il momento della verità

Non è solo di questi ultimi tempi la storia tormentata dei rapporti tra l’Europa e la Turchia. Senza andare troppo indietro negli anni, ai ripetuti tentativi turchi di conquistare Vienna (1529 e 1683), alle loro contrastate alleanze nel corso delle due guerre mondiali e alle tragiche repressioni del secolo scorso, dal genocidio degli Armeni (1915-1917) all’espulsione dei greci dopo il 1923 fino alla discriminazione dei curdi, succede oggi l’operazione militare chiamata, senza pudore, “Fonte di pace”, con tutto quello che ne segue.

La guerra commerciale USA-UE

Una volta le guerre si facevano con le cannoniere, più recentemente con i missili. Adesso, sperando non irrompa il nucleare, continuano con le armi del commercio internazionale.

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