Al via l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia

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Con la prima riunione del suo comitato direttivo è iniziata l’attività   dell’Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (IET), che dovrebbe diventare un elemento centrale del percorso verso la quinta libertà   dell’UE: la libera circolazione della conoscenza.
«Attraendo e trattenendo i migliori e più capaci studenti, ricercatori e personale di tutta Europa e del mondo intero, lo IET darà   un importante valore aggiunto alla ricerca e all’innovazione dell’UE» ha dichiarato il presidente della Commissione europea, Josà© Manuel Barroso. Obiettivo della Commissione è fare dello IET «un vivaio di nuove idee» e fare in modo che contribuisca alla realizzazione delle idee innovative.
Il coinvolgimento delle imprese è ritenuto essenziale, poichà© la mancanza di ricerca e sviluppo (R&D) finanziati dalle imprese spiega quasi l’85% del ritardo dell’UE rispetto agli Stati Uniti. Lo IET contribuirà   quindi a rafforzare la ricerca e lo sviluppo in Europa, eliminando le carenze in materia di finanziamento per le imprese e avvicinando la percentuale di PIL destinata alla R&D all’obiettivo del 3% fissato dagli Stati membri dell’UE.
Per realizzare i suoi ambiziosi obiettivi, l’Istituto si è dotato di un comitato direttivo indipendente di alto livello che ha la responsabilità   di tracciare gli orientamenti strategici dell’istituto e di selezionare, controllare e valutare la sua base operativa, le cosiddette comunità   di conoscenza e innovazione. I 18 membri del comitato direttivo provengono dal mondo imprenditoriale, dall’istruzione superiore e dalla ricerca.

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