I ministri della Sanità UE riflettono sulle sfide derivanti dalla crisi dei migranti

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Recentemente il Consiglio dei ministri della Sanità dell’UE si è riunito informalmente per discutere i problemi derivanti dalla migrazione e dalla crisi dei rifugiati.

Uno degli aspetti di cui si è discusso è quello derivante dalle esigenze sanitarie dei rifugiati. Questo tema è stato all’ordine del giorno della riunione dei ministri della Sanità dell’Unione Europea tenutasi a Lussemburgo a fine settembre. Lydia Mutsch, Ministro della Sanità del Lussemburgo, ha dichiarato che l’impatto dei flussi migratori sui sistemi sanitari nazionali non può non essere preso in considerazione e per questo chiede solidarietà da parte di tutti gli Stati membri. Anche il Commissario Vytenis Andriukaitis ha sottolineato il ruolo della Commissione europea nel sostenere gli Stati membri nel campo della sanità, affinché si trovino nella condizione di poter fornire ai rifugiati l’assistenza medica necessaria. Tutti gli stati membri hanno riconosciuto l’importanza della parità d’accesso ai sistemi di assistenza sanitaria per i rifugiati e gli immigrati, ma, per poter essere in grado di gestire il flusso di migranti, è necessario potenziare la capacità delle infrastrutture sanitarie. Il commissario ha annunciato che la Commissione sta attualmente preparando una lista di esami medici che dovrebbero essere offerti ai punti di entrata UE utilizzati dai migranti. Inoltre, sarebbero necessari esami specifici per le donne incinta e per i bambini per verificare se sono affetti da malattie infettive e per valutare l’esigenza di vaccinazioni.

Un altro aspetto preso in considerazione dal Consiglio riguardo alla crisi dei migranti è la sfida a lungo termine di integrare i rifugiati nella società europea. A tal proposito, Marianne Thyssen, Commissario per l’occupazione e gli affari sociali, sostiene che un obiettivo fondamentale per gli Stati membri deve essere quello di trovare ai rifugiati un lavoro. La Thyssen ha sottolineato l’importanza di agire su due aspetti d’importanza cruciale. Il primo è quello di aiutare i rifugiati nell’apprendimento della lingua del Paese ospitante e il secondo è quello di dare loro l’opportunità di lavorare, fornendo, laddove è necessario, la possibilità di frequentare corsi di formazione. La combinazione di queste due azioni contribuirà ad affrontare la sfida globale dell’integrazione dei rifugiati nella società europea. L’accesso al mercato del lavoro è fondamentale per permettere ai rifugiati d’integrarsi pienamente all’interno del Paese ospitante poiché permetterebbe loro di raggiungere l’indipendenza economica e di contribuire alla società europea.

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