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Franco Chittolina

Franco Chittolina
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Vicepresidente di APICEUROPA, ha lavorato per 25 anni a Bruxelles presso le Istituzioni europee (Consiglio dei ministri prima e Commissione poi), impegnandosi per il dialogo tra le Istituzioni comunitarie e la società civile. Dal 2005 lavora in Italia per portare l’Europa sul territorio piemontese, in particolare nella provincia di Cuneo.

A Parigi per salvare il pianeta

Parigi, vittima del terrorismo in un Paese tentato dai venti di guerra, sarà per una decina di giorni la capitale del pianeta Terra, o almeno di quello che ne resta, dopo le devastazioni causate al nostro ambiente di vita dal processo di industrializzazione esasperata nell’ultimo secolo, principalmente ad opera di un’Europa e dell’Occidente che oggi cerca di riscattarsi, non senza contraddizioni.

Sveglia, Europa: un’occasione da non perdere

Forse mai come in questi giorni abbiamo capito quanto lenta sia stata questa nostra Europa a cogliere la gravità delle sfide che la coinvolgono, al punto da chiedersi se ormai non sia troppo tardi per dare risposte adeguate.

Parigi, Europa

Anche per Parigi, dopo la strage della settimana scorsa, c’è un tempo per le emozioni e la solidarietà, con la speranza che arrivi presto anche quello dell’analisi e della lucidità, necessarie perché prenda rapidamente forma una strategia condivisa per affrontare un passaggio molto difficile per la storia della nostra Europa.

UE e USA: disaccordi su un accordo di libero scambio

Che ci tocchi vivere nell’era della globalizzazione non è una novità e nemmeno una disavventura. Ormai solo pochi nostalgici del “buon tempo andato” non si rassegnano a considerare questo nostro mondo la casa comune dove organizzare tutti insieme la nostra vita e quella delle generazioni future.

Clima teso alla vigilia del vertice ONU di Parigi

Sono proseguiti nel corso del mese di ottobre due importanti negoziati mondiali, il cui esito peserà e non poco sulla nostra vita futura: quello per il contrasto al surriscaldamento climatico e quello per la creazione di uno spazio commerciale comune tra Unione Europea e Stati Uniti.

E anche da Est niente di nuovo (e di buono per l’UE)

Non sono una sorpresa i risultati elettorali in Polonia di domenica scorsa. Li aveva già chiaramente preannunciati, in primavera, l’esito del voto per la Presidenza della Repubblica e preparati il crescente malessere polacco nella vicenda dei flussi migratori, tradottosi in derive xenofobe e in forti tensioni con Bruxelles, diventata bersaglio per responsabilità non sue.

Consiglio europeo d’autunno: chi l’ha visto?

Non capita spesso che un Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo, come quello tenutosi a Bruxelles a metà ottobre, lasci così poche tracce nei commenti della stampa, figuriamoci nella mente dei cittadini europei.

L’aria che si respira in Europa

Sono passati oltre 25 secoli da quando uno dei primi filosofi greci, Anassimene, ci spiegò che l’aria era il principio di tutto: noi cominciamo a capirlo solo adesso, quando si annuncia che l’aria di oggi, inquinata e surriscaldata, potrebbe portarci alla fine del nostro pianeta, malmenato come non mai in questi ultimi due secoli, dopo il “miracolo” europeo della rivoluzione industriale.

Passi avanti dell’UE sull’emergenza migranti

Non corre l’Unione Europea sull’emergenza migranti, ma qualche passo avanti lo sta facendo. L’ondata di disperati rovesciatasi sulle frontiere europee ha contribuito a disincagliare la barca dell’UE e a rimetterla in linea di navigazione, anche se ci vuole ben altro per affrontare le sfide epocali che l’aspettano nell’alto mare di questo mondo che cambia.

Tempo di elezioni nell’UE

È toccato ai greci aprire le danze delle consultazioni elettorali d'autunno. Domenica scorsa sono tornati ai seggi per la terza volta in appena otto mesi.

Juncker e l’Europa della buona volontà

Doveva parlare dello “stato dell’Unione” il presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker, davanti al Parlamento europeo la settimana scorsa a Strasburgo. Il meno che si possa dire è che ne ha parlato con franchezza, denunciando ripetutamente che «Non c’è abbastanza Europa in questa Unione e non c’è abbastanza Unione in questa Europa». Più chiaro di così era difficile.

La pace miope dell’Europa

Quando nel 2012 venne attribuito il Nobel per la Pace all’Unione Europea, insieme al compiacimento di molti non mancarono le perplessità di alcuni. La motivazione apparve un po’ superficiale, anche se a prima vista verosimile: «Per oltre sei decenni ha contribuito all’avanzamento della pace, della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa».

Quando la solidarietà divide e chiarisce

Qualche giorno fa il Corriere della Sera, per illustrare un articolo dedicato a “La grande spaccatura” dell’Europa a proposito dell’accoglienza dei migranti e profughi, ha pubblicato un’illuminante carta dell’Unione Europea.

Europa, capro espiatorio

È ormai diventata una moda, uno stucchevole luogo comune, addebitare ogni possibile colpa all'Europa. È sua la colpa se la Grecia va a fondo, se le Borse traballano, se la crescita e l'occupazione non arrivano e, naturalmente, è tutta colpa dell'Europa se non accoglie tutti i flussi migratori che straripano ovunque, per mare e per terra.

L’Europa che non esiste

Se fosse stata necessaria la prova che l’Europa dei popoli ancora non esiste, l’ondata di migrazioni che la sta investendo ormai da tempo questa prova l’ha fornita con tutta evidenza.

Estate calda per l’Europa in un mondo bollente

Non è stato solo il meteo a registrare temperature alte nel corso di questa estate. Anche il termometro della politica e dell’economia ha segnato picchi di calore intenso che non accennano a ridursi. Prima, in Europa, la vicenda greca e le ripetute tragedie dei flussi migratori, nell’area mediorientale l’imbarbarimento senza fine nell’area dei conflitti alimentati dal terrorismo islamista, da qualche giorno in Asia turbolenze valutarie e, nel mondo, crolli dei mercati hanno alzato il livello di allarme, annunciando un autunno non meno caldo dell’estate che se ne sta andando.

E adesso pensare al futuro dell’UE

Sistemata provvisoriamente, fino al 2018, la questione greca, con la speranza che l'accordo non venga rimesso in discussione nel frattempo, è ora di mettere mano a un nuovo " cantiere Europa" per prevenire probabili e incombenti crisi e dare un futuro all'Unione Europea.

Grecia tra colpevolisti e innocentisti

Ogni estate ha il “giallo” che si merita. Quella di quest’anno, particolarmente bollente, è ancora alle prese con l’incendio che da mesi minaccia l’Europa, la sopravvivenza dell’euro e la sorte della Grecia e dei suoi abitanti.

Grecia: e lo chiamano “salvataggio”

Non è ancora passato un mese da quando, lo scorso 13 luglio, l'Unione Europea ha creduto di scampare al baratro che le si era spalancato davanti con la vicenda greca.

Principali Paesi UE: protagonisti, comprimari e comparse

Dopo aver passato brevemente in rassegna i protagonisti tra i massimi responsabili delle Istituzioni europee di questo primo anno di legislatura del nuovo Parlamento, può non essere inutile fare un bilancio analogo a proposito dei principali Paesi dell’Unione Europea e della loro azione in questi ultimi dodici mesi.

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