Maggiore trasparenza nella pubblicità politica

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La Commissione europea ha proposto nuove norme per regolare l’attività di pubblicità politica.

“Elezioni eque e trasparenti sono parte integrante di una società dinamica e funzionale”: così Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, ha commentato la decisione della Commissione di proposta di nuove leggi per il regolamento della pubblicità politica nel quadro delle misure volte a tutelare l’integrità delle elezioni e il dibattito democratico aperto. Questa scelta istituzionale è legata al contesto della priorità denominata “Un nuovo slancio per la democrazia europea” adottata dalla presidente von der Leyen nei suoi orientamenti politici ed è volta ad incrementare il livello di democrazia negli Stati membri.

In particolare, le nuove norme proposte dalla Commissione in materia di trasparenza e targeting della pubblicità politica prevedono: la chiara qualificazione di ogni messaggio pubblicitario di natura politica come tale, messaggio che dovrà anche contenere informazioni riguardanti, ad esempio, chi l’ha finanziato e quanto è costato; in più, le tecniche di targeting politico e di amplificazione dovranno essere spiegate pubblicamente e con un livello di dettaglio inedito (la pubblicazione, ad esempio, dei gruppi di individui in considerazione, dei criteri e degli strumenti di scelta), e saranno vietate in caso di utilizzo di dati personali sensibili (come l’origine etnica, le convinzioni religiose o l’orientamento sessuale) senza il consenso dell’interessato; inoltre, in caso di infrazioni gli Stati membri saranno tenuti a introdurre sanzioni pecuniarie efficaci.

Infine, la Commissione propone l’aggiornamento delle attuali norme dell’UE relative ai “cittadini mobili” dell’UE e al loro diritto di voto alle elezioni europee e comunali (sono circa 13,5 milioni i cittadini in questa situazione, ma solo pochi esercitano i loro diritti) e riguardanti i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee (attraverso la facilitazione delle connessioni tra partiti nazionali ed europei).

Per maggiori informazioni: il comunicato della Commissione

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