Tremila leader locali e regionali hanno adottato la dichiarazione sull’Ucraina e il Manifesto di Marsiglia.
Il vertice europeo delle città e delle regioni è un incontro tra rappresentati locali e regionali europei, organizzato ogni due anni dal Comitato delle Regioni (CdR), per discutere sulle sfide future dell’Unione. Tuttavia, l’edizione di quest’anno, pianificata con la Presidenza di turno francese del Consiglio dell’UE e svoltasi a Marsiglia il 3 e il 4 marzo, è stata segnata dalla terribile vicenda ucraina e ha anche visto la partecipazione straordinaria della Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e (attraverso comunicato) di Emmanuel Macron.
Durante i due giorni di incontri, la delegazione formata da circa tremila leader locali e regionali ha animato il dibattito attorno a due questioni principali, che ha portato all’adozione finale di altrettanti documenti: la situazione dell’invasione dell’Ucraina e il futuro dell’UE (nell’ambito della Conferenza sul Futuro dell’Europa).
Per quanto riguarda la situazione ucraina il summit ha adottato la dichiarazione sull’Ucraina, che invita l’UE a sostenere con tutti i suoi mezzi i profughi ucraini, concedendo loro lo status di rifugiati. Inoltre, viene condannata fermamente l’aggressione militare non provocata e ingiustificata da parte di Vladimir Putin.
Invece, il confronto sul futuro dell’Unione, passato in secondo piano, ha portato all’adozione del Manifesto di Marsiglia. Il Manifesto di Marsiglia chiede che venga rafforzata la legittimità democratica dell’UE, domandando un aumento graduale dei poteri delle sue regioni, città e comuni, attraverso il potenziamento del CdR (un potere vincolante, in settori specifici, e non solo consultivo).
Per maggiori informazioni: il comunicato del CdR