200 milioni i bambini colpiti da malnutrizione

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L’Unicef ha diffuso il Rapporto 2012  “La malnutrizione dei bambini – L’impegno dell’Unicef contro la mortalità infantile” lanciando l’allarme sulla malnutrizione infantile: sono circa 200 milioni i bambini tra 0 e 5 anni (quasi 1 su 3) che soffrono di malnutrizione nei paesi in via di sviluppo.

Ecco in sintesi alcuni dei principali dati che emergono dal Rapporto:

• I bambini gravemente sottopeso hanno 9 volte più probabilità di morire rispetto a quelli ben nutriti.

• Nei paesi in via di sviluppo, i bambini hanno il doppio delle probabilità di essere sottopeso nelle zone rurali rispetto a quelle urbane.

• Si stima che oltre un milione di bambini l’anno muoiano a causa della malnutrizione acuta grave.

• L’80% dei bambini cronicamente malnutriti (178 milioni secondo le stime del 2008) vive in 24 paesi del mondo; di questi, 14 paesi rientrano tra i più poveri.

• A causa della malnutrizione cronica ¼ dei bambini tra 0-5 anni in tutto il mondo – circa 165 milioni – soffre di ritardo nella crescita (bassa statura rispetto all’età).

• Circa l’8% dei bambini tra 0-5 anni in tutto il mondo – si stima siano 51 milioni – siadeperito (scarso peso in rapporto all’altezza).

• In 7 dei paesi più poveri (Afghanistan, Etiopia, Madagascar, Malawi, Ruanda, Timor-Leste, Yemen) il 50% o più dei bambini 0-5 anni sono cronicamente malnutriti.

Proprio in questi giorni l’Unione Europea ha deciso di donare all’UNICEF una parte dell’ammontare in denaro del Premio Nobel per la Pace si tradurrà in maggiori opportunità di istruzione per i  3.000 bambini del Pakistan di età compresa tra 3 e 9 anni che frequentano 30 scuole nei campi per sfollati della provincia del Khyber Pakhtunkhawa (nel nord-ovest del Paese). L’UNICEF è infatti tra le 5 Organizzazioni umanitarie (la Agency for Technical Cooperation and Development (ACTED), l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Save the Children e il Consiglio Norvegese per i Rifugiati)  che riceveranno i fondi dell’UE .
Gli interventi educativi per i bambini sfollati ospiti del campo includono”scuole in scatola” [kit per attrezzare aule temporanee da 80 alunni ciascuna], formazione per gli insegnanti, per organizzare attività di educazione alla pace e per prestare sostegno psicologico e sociale finalizzato a aiutare i bambini a gestire le esperienze traumatiche.
(fonte:unicef.it)

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