Rifiuti: la Commissione procede contro l’Italia

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La Commissione europea prosegue la sua azione a carico dell’Italia in due casi di violazione della legislazione dell’Unione europea sulla protezione della salute umana e dell’ambiente, contro i rischi derivanti dai rifiuti. Il commissario per l’ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato che “Le montagne di rifiuti non raccolti accumulatisi per le strade della Campania illustrano emblematicamente le minacce per l’ambiente e per la salute umana risultanti da una gestione inadeguata dei rifiuti. Occorre che l’Italia dia priorità   all’elaborazione di piani efficienti di gestione dei rifiuti in Campania e in Lazio, nonchà© alla realizzazione delle infrastrutture di raccolta e di trattamento necessarie per attuarli correttamente”.
La Commissione ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia delle Comunità   europea per la mancata osservanza della direttiva quadro sui rifiuti in merito all’emergenza rifiuti in Campania e Lazio. La direttiva impone, tra l’altro, agli Stati membri di assicurare che i rifiuti vengano raccolti o smaltiti senza pericolo per la salute umana, di vietare l’abbandono o lo smaltimento incontrollato dei rifiuti e di creare una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento. Tale decisione trova motivazione in due aspetti: da un lato, la Campania è lungi dal poter creare un sistema di gestione efficiente, che consenta la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti; dall’altro, le autorità   italiane si sono rivelate incapaci di indicare un calendario chiaro per il completamento e la messa in servizio degli impianti di selezione, delle discariche, degli inceneritori e delle altre infrastrutture necessarie per risolvere i problemi dei rifiuti che affliggono la regione.
Inoltre, la Commissione si appresta ad inviare all’Italia un primo avvertimento scritto per la mancata esecuzione nel Lazio della sentenza con cui la Corte di giustizia ha sancito che l’Italia è venuta meno all’obbligo di adottare piani regionali di gestione dei rifiuti. Se l’Italia non si conformerà  , la Commissione ha il potere di chiedere alla Corte l’imposizione di ammende.
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