Il CdR approva la proposta di direttiva relativa ai salari minimi adeguati

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Il Comitato europeo delle Regioni (CdR) ha accolto con favore l’iniziativa della Commissione europea, che punta a fornire un quadro per la fissazione di salari minimi adeguati all’attuale contesto economico e sociale.

Negli ultimi anni si è registrato un preoccupante incremento delle disuguaglianze salariali in molti Stati membri: infatti, la percentuale di lavoratori a rischio di povertà è aumentata di un punto percentuale dal 2010 al 2018 (dall’8,3% al 9,3%). Inoltre, a questo dato si deve sommare l’impatto estremamente negativo che la pandemia di COVID-19 ha avuto sui salari dei lavoratori, soprattutto su quelli a reddito più basso. Di fronte a queste allarmanti evidenze, Il 4 marzo la Commissione europea ha presentato un piano d’azione per accelerare l’adeguamento dei salari minimi (ricordiamo che garantire salari minimi adeguati a tutti i lavoratori è uno dei 20 principi del Pilastro europeo dei diritti sociali, adottato dall’Unione Europea nel novembre 2017) e per aprire la strada al vertice sociale dell’UE che si terrà a Porto il 7 e l’8 maggio.

Il piano d’azione della Commissione è stato prontamente approvato dal CdR attraverso un parere elaborato dopo un dibattito con un rappresentante della presidenza portoghese del Consiglio (in vista del vertice di Porto). All’interno del parere, inoltre, il CdR chiede di avviare un processo di convergenza al fine di raggiungere una soglia minima pari almeno al 60 % del salario nazionale lordo mediano e al 50 % del salario nazionale lordo medio. In più, il Comitato esorta la Commissione a migliorare il futuro sviluppo delle capacità e l’autonomia delle parti sociali a livello europeo e nazionale.

Per saperne di più: il comunicato del CdR

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