Giornata mondiale dei diritti umani

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«àˆ in periodi difficili che l’impegno a favore dei diritti umani è maggiormente messo alla prova. La storia ci insegna che una crisi economica comporta generalmente un aumento dei pregiudizi e della discriminazione. Occorre intensificare gli sforzi al fine di contrastare tali fenomeni e lottare contro l’intolleranza che provocano» ha dichiarato il presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), Lluà ­s Maria de Puig, in occasione della Giornata dei diritti umani.
Secondo de Puig è necessario predisporre una «rete di sicurezza» in un momento in cui l’Europa deve affrontare il ritorno alla recessione, alla disoccupazione e alla povertà  . I governi, che hanno forti responsabilità   nella crisi attuale perchà© «non hanno saputo garantire sufficiente trasparenza e controllo dei mercati finanziari», ora «non devono permettere che la crisi economica pregiudichi la tutela dei diritti umani» ha osservato il presidente dell’APCE. Il commissario per i diritti umani dello stesso organismo europeo, Thomas Hammarberg, ha invece sottolineato l’importanza della Dichiarazione universale dei diritti umani, di cui ricorre il 60° anniversario: «àˆ la più autorevole definizione di cosa sono i diritti umani e riconosce pienamente i diritti sociali ed economici quali diritti umani; inoltre, la sua legittimazione non deriva solo dall’accettazione da parte dei governi bensì dal vibrante supporto che essa riceve in tutte le società  . Per queste ragioni costituisce la fonte principale per tutte le persone che vogliono migliorare il mondo».
Per quanto concerne l’esecutivo dell’UE, invece, il presidente della Commissione europea, Josà© Manuel Barroso, e la responsabile per le Relazioni esterne, Benita Ferrero-Waldner, hanno sottolineato come l’UE continui a essere «pienamente determinata» a contribuire alla promozione e alla protezione dei diritti umani come parte integrante delle sue politiche esterne. Il vicepresidente della Commissione, Jacques Barrot, ricordando come pluralismo, non discriminazione, tolleranza, giustizia, solidarietà   e parità   tra donne e uomini costituiscano la base del progetto europeo, ha tuttavia ammonito l’UE a non compiacersi per il suo elevato livello di tutele dei diritti umani ma piuttosto a concentrarsi nella lotta a razzismo, xenofobia e discriminazioni, perchà© «la protezione dei diritti umani richiede uno sforzo costante» e questo deve essere il contributo dell’UE «per implementare ogni giorno la Dichiarazione».
L’organizzazione Amnesty International osserva invece come il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani cade in un momento in cui il mondo affronta sfide molteplici, per cui i governi sono invitati ad agire e non limitarsi a celebrare: «Le insensate uccisioni a Mumbai, le migliaia di persone in fuga dal conflitto nella Repubblica Democratica del Congo, le ulteriori centinaia di migliaia intrappolate in condizioni terribili nel Darfur, a Gaza e nel nord dello Sri Lanka e infine una recessione economica globale che potrebbe spingere altri milioni nella povertà  , creano una pressante piattaforma d’azione sui diritti umani» ha dichiarato Irene Khan, segretaria generale di Amnesty. Ricordando come «il pregio della Dichiarazione è costituito dall’universalità   e dall’indivisibilità  » dei diritti umani, Amnesty chiede ai governi di proteggere i diritti economici e sociali con pari vigore rispetto ai diritti civili e politici, perchà© «è arrivato il momento che i governi riparino a sei decenni di fallimenti nel campo dei diritti umani e diano seguito alle loro promesse».

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