Franco Chittolina
La strada in salita di Ursula nell’UE
Non ci saranno vacanze per Ursula von der Leyen (VDL), presidente appena eletta del Parlamento europeo formatosi con le elezioni del 26 maggio scorso. E sarà anche più impegnativo l’autunno quando dovrà preparare squadra e programma in vista del suo insediamento ufficiale il 1° novembre, data alla quale entrerà in funzione anche Christine Lagarde alla presidenza della Banca centrale europea.
#editoriale
Prima le donne. Non solo nell’UE
Fino a poco tempo fa l’Unione Europea sembrava minacciata da un’ondata sovranista, guidata da muscolosi leader maschili, qualcuno con felpa e armi in pugno. Invece è in arrivo un’ondata di leader femminili: la prima, Ursula von der Leyen, ha già afferrato il bastone del comando, anche se per un soffio.
#contromano
Auguri al futuro governo UE
Se il buongiorno si vede dal mattino, allora buona fortuna #Europa! verrebbe da dire a proposito di quanto accaduto all’alba di questa nuova legislatura europea, sorta non senza speranze con il voto del 26 maggio.
Il vestito di arlecchino dell’Unione Europea
Le recenti decisioni del Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo in merito alla designazione dei vertici delle Istituzioni europee hanno ancora una volta messo in evidenza le differenze politiche nell’Unione Europea e la difficoltà di interpretarne gli equilibri.
#editoriale
UE: e adesso rispettare il Parlamento europeo
Le vicende tortuose delle nomine dei nuovi Vertici europei non hanno fatto bene né alle nostre democrazie nazionali né a quella dell’Unione.
E’ questione complessa, ma troppo decisiva per il futuro delle nostre stanche democrazie rappresentative per non provare a fare un po’ di chiarezza, limitandoci alla democrazia in costruzione nell’UE.
#editoriale
Governare l’Europa delle differenze
Alla fine, dopo un negoziato che rischiava di avvitarsi su se stesso, è stata messa in campo una squadra che non è il massimo per innovazione, salvo due donne ai due vertici più importanti, ma certo non per appartenenze politiche o nazionali, sacrificando però gli equilibri della potenziale maggioranza in Parlamento, scatenando il malumore dei socialisti per l’esclusione di un forte profilo come quello dell’olandese Timmermans e provocando la dura opposizione dei Verdi.
#editoriale #EUtopjob
Sea Watch: quando legalità e giustizia si scontrano
“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia”
Non è una novità, non è la prima volta che capita e ogni volta...
UE: il nuovo che stenta ad avanzare
All'indomani delle elezioni europee, la riunione dei Capi di Stato e di governo a Bruxelles la settimana scorsa era un test importante: un’occasione per constatare che cosa avessero capito del voto i massimi responsabili politici europei e quale il seguito da darvi.
Più democrazia nella nuova Europa
Le turbolenze finanziarie, e poi economiche e sociali, che hanno investito l’Unione Europea nello scorso decennio hanno avuto, tra gli altri risultati, quello di contribuire a logorare ulteriormente la vita democratica comunitaria e, allo stesso tempo, ad occultarne la gravità dietro alle pesanti conseguenze della crisi che pure di quel logoramento sono state una componente sostanziale.
#editoriale
Democrazia e solidarietà nella nuova Europa
È partita bene la nuova legislatura europea che porterà l’UE verso il 2024. E’ stato un buon viatico per la futura vita democratica il forte incremento di partecipazione, anche se solo un cittadino europeo su due si è recato alle urne: segno che per la democrazia nell’Unione resta ancora molto da fare.
#editoriale
Conte e i conti con l’UE
Ci risiamo. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il suo Ministro dell’economia e delle finanze, Vice-primi ministri permettendo, dovranno adesso trovare argomenti e coraggio per rispondere al messaggio arrivato giorni fa da Bruxelles a proposito del risanamento dei conti pubblici italiani.
#editoriale
MiniBot: mega bluff o prove di “italexit”?
Sempre più difficile da decifrare la politica italiana. Ne è l’ennesimo esempio la vicenda che tiene banco in questi giorni con la proposta della Lega di ricorrere a dei “minibot” per saldare i debiti della pubblica amministrazione.
#editoriale
L’Europa esiste e resiste
A una settimana dalle elezioni è diventata più chiara, ma anche nuova e più complessa, la geografia politica dell’Unione Europea.
Il balzo in avanti della...
Ne avevamo proprio bisogno
Ci mancavano proprio i consigli e i giudizi del signor Donald Trump. Non tanto quelli sulle signore che apprezza o detesta quanto piuttosto sulle prospettive politiche che si augura o che suggerisce quando va in trasferta.
#contromano
Dall’Europa un invito a ripartire
Dal voto europeo sono venute buone notizie per questo continente alla ricerca del suo futuro.È stata una buona notizia il balzo di partecipazione, in...
E la battaglia in Europa continua
La battaglia elettorale è appena terminata – in Italia forse appena sospesa – e già si apre un nuovo fronte, come era previsto, anche se con qualche sorpresa.
La sorpresa, oltre l’incremento della partecipazione al voto, per qualcuno è stata il mancato successo dei sovranisti, con un bottino attorno a un quarto dei consensi espressi, e la buona tenuta della famiglia politica degli europeisti, non senza qualche importante smottamento al loro interno, riequilibrato dal successo di liberali e Verdi.
Salvini a salve contro l’UE
“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia”
Il ministro della legittima difesa a mano armata non perde il vizio e ci...
Una Nuova stagione nell’Unione Europea
Qualcosa già l’avevano annunciato i sondaggi, qualcosa di più un nuovo fremito avvertito nelle numerose e partecipate mobilitazioni delle ultime settimane e, alla fine,...
Un voto per spingere l’Ue a ripartire
Il 26 maggio il voto è libero ma questa volta, per la particolare stagione che viviamo, è anche obbligatorio. Come obbligatorio è non sbagliarsi nella scelta: orienterà la vita futura di tutti noi, quella dei più giovani in particolare. Se sbagliamo, dovremo aspettare maggio del 2024 per riparare l’errore. Potrebbe essere tardi.
Il 27 maggio l’avventura europea continua…
Il voto del 26 maggio ci aiuterà a capire quale è lo stato di salute dell’Unione Europea, quale l’adesione dei suoi cittadini al progetto di integrazione europea, quali i progressi realizzati, quali le occasioni perse e gli errori fatti in questi quasi settant’anni di vita insieme e quali le strade per ricostruire la casa comune europea.