Approvata nuova direttiva europea sui rifiuti

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Il Parlamento europeo ha adottato definitivamente una direttiva che fissa norme per ridurre la produzione di rifiuti e impone il ricorso alla raccolta differenziata entro il 2015, al fine di aumentare di almeno il 50% il riutilizzo e il riciclaggio nel 2020.
La nuova normativa europea, volta a «proteggere l’ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti», prevede inoltre la definizione di programmi di gestione e prevenzione dei rifiuti e misure in materia di autorizzazioni, responsabilità  , sanzioni e ispezione degli impianti.
La direttiva ribadisce che la politica in materia di rifiuti dovrebbe mirare anche a ridurre l’uso di risorse e, ricordando che la prevenzione dei rifiuti dovrebbe essere una priorità  , rileva che «il riutilizzo e il riciclaggio dovrebbero preferirsi alla valorizzazione energetica dei rifiuti», in quanto rappresentano la migliore opzione ecologica.
àˆ quindi stabilita una «gerarchia dei rifiuti», con un «ordine di priorità  » che parte dalla «prevenzione», cioè misure che riducono la quantità   di rifiuti anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita. Segue la «preparazione per il riutilizzo», ovvero le operazioni di controllo, pulizia e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento. Nell’ordine di priorità   vengono poi il «riciclaggio», il «recupero» (ad esempio di energia, quando cioè i rifiuti svolgono un ruolo utile sostituendo altri materiali) e lo «smaltimento». La direttiva sottolinea che, nell’applicare questa gerarchia dei rifiuti, gli Stati membri devono adottare misure volte a incoraggiare le opzioni «che danno il miglior risultato ambientale complessivo».
Gli Stati membri dovranno attuare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore.

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