Ambiente e giovani tra le priorità del Parlamento europeo per il budget 2020

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Il Parlamento europeo ha recentemente approvato la propria proposta di budget dell’Unione europea per l’anno 2020. 

Secondo quanto dichiarato dalla negoziatrice dell’Europarlamento Monika Hohlmeier (PPE – Ger), la promozione di politiche di sviluppo sostenibile si pone in cima alla lista delle priorità individuate, combinando la lotta ai cambiamenti climatici con misure che permettano la creazione di nuovi posti di lavoro e il rafforzamento dell’economia europea sulla scena globale.

In dettaglio, la proposta prevede un aumento di 2 miliardi di Euro – rispetto alla somma individuata dalla Commissione europea –  della dotazione di bilancio per le spese correlate alla questione climatica, la quale supererebbe così il 20% del budget complessivo dell’Unione per l’anno a venire (non risultando, tuttavia, sufficiente a raggiungere gli obiettivi complessivamente fissati per l’intero settennato 2014 – 2020, a causa degli insufficienti stanziamenti iniziali).

La lotta ai cambiamenti climatici beneficerà altresì, parallelamente, degli investimenti previsti nel settore delle tecnologie digitali, degli strumenti all’uopo previsti nell’ambito della Politica agricola comune e, infine, delle politiche di cooperazione volte a sostenere gli sforzi di transizione energetica dei Paesi in via di sviluppo.

Tra le altre priorità individuate dal Parlamento europeo occupano un ruolo di primo i giovani, a beneficio dei quali è previsto l’aumento dei fondi stanziati per l’Iniziativa per l’occupazione giovanile – lo strumento dedicato al reinserimento sociale dei NEET nelle zone ad alto tasso di disoccupazione giovanile – e per il programma Erasmus+, dedicato ai settori istruzione, formazione, gioventù e sport.

A breve avranno inizio i negoziati con il Consiglio per giungere alla definizione della formulazione definitiva; al netto delle prevedibili difficoltà dovute all’incerto esito della Brexit e al fatto che si tratti dell’ultimo budget annuale del presente Quadro finanziario pluriennale, si stima che l’accordo possa essere raggiunto in novembre.

Per approfondire: il comunicato del Parlamento europeo

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