A due anni dall’annuncio della sua istituzione da parte del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, ha ufficialmente aperto i battenti la neocostituita Autorità europea del lavoro (ELA).
L’Autorità, provvisoriamente attiva a Bruxelles in attesa del definitivo insediamento a Bratislava (Slovacchia), è stata istituita allo scopo di facilitare la cooperazione tra le autorità nazionali in materia di applicazione della disciplina UE sul lavoro.
Tra i suoi compiti figurano:
- assicurare la corretta e uniforme applicazione della disciplina giuslavoristica dell’Unione;
- promuovere analisi e ricerche sul fenomeno della mobilità professionale transfrontaliera, agevolando la circolazione delle relative informazioni tra gli Stati membri;
- mediare tra le parti in caso di controversie transfrontaliere;
- coordinare la piattaforma EURES sulla mobilità europea e facilitare l’accesso alle informazioni in materia, in particolar modo ai 17,5 milioni di europei che vivono o lavorano in un altro stato e alle imprese – milioni – che operano in ambito transfrontaliero;
- affiancare gli Stati nella lotta al lavoro nero, anche attraverso il coordinamento di ispezioni congiunte.
Una volta a pieno regime (entro il 2024), l’Autorità potrà fare affidamento su un personale di 140 dipendenti su un bilancio annuale di 50 milioni di Euro.
Per approfondire: il comunicato della Commissione, il portale dell’ELA