L’anno scorso la Commissione ha adottato il piano di crescita, per il periodo 2024-2027, per cinque Paesi dei Balcani occidentali (Albania, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia), che ha l’obiettivo di accelerare la convergenza socioeconomica tra la regione e l’Unione Europea per aprire la strada all’adesione dei Paesi all’UE. Il 23 ottobre scorso, dopo aver approvato i piani di riforme socioeconomiche dei governi balcanici, Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Sono colpita dal lavoro svolto dai nostri partner dei Balcani occidentali sui rispettivi programmi di riforme, prova del loro impegno a garantire il successo del piano di crescita”, dando inizio all’erogazione finanziaria.
In particolare, i programmi di riforme si concentrano soprattutto sullo Stato di diritto, sulla governance, sulla transizione digitale e verde, sullo sviluppo del capitale umano e sul contesto imprenditoriale. Queste riforme saranno finanziate da pagamenti che saranno effettuati due volte l’anno fino al 2027, sulla base delle richieste presentate dai cinque Stati e della verifica da parte della Commissione di tre condizioni: il sostegno ai meccanismi democratici, allo Stato di diritto e al rispetto dei diritti umani, il mantenimento della stabilità finanziaria e della gestione delle finanze pubbliche e il rispetto delle tappe quantitative e qualitative delle riforme.
Lo strumento, che integrerà l’attuale assistenza finanziaria prevista nell’ambito dello strumento di assistenza per la preadesione, erogherà 6 miliardi di euro fino al 2027, di cui 2 miliardi in sovvenzioni e gli altri 4 in prestiti estremamente agevolati.
In conclusione, La Commissione, aspettando che la Bosnia-Erzegovina presenti il suo programma di riforme, procederà a siglare gli accordi sullo strumento e gli accordi di prestito insieme ai beneficiari.
Per maggiori informazioni: il comunicato della Commissione