Europa Globale: adottati i Programmi indicativi pluriennali di cooperazione con i Paesi partner europei

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La Commissione europea ha adottato i programmi indicativi pluriennali (PIP) di Europa globale, una programmazione avviata nel novembre 2020 che promuove le priorità europee e mondiali quali la ripresa verde, digitale, inclusiva e sostenibile per il periodo post COVID-19, oltre a favorire azioni per il clima, per lo sviluppo umano, per la migrazione e la parità di genere. Questi settori prioritari vengono condivisi dall’Unione Europea con i paesi e le regioni partner di tutto il mondo per il periodo 2021-2027. I programmi adottati definiscono i settori di cooperazione, gli obiettivi e i risultati attesi e gli stanziamenti per i diversi paesi partner, ovvero l’Africa subsahariana, l’Asia e il Pacifico, le Americhe e i Caraibi. Le priorità concordate, in linea con l’agenda 2030 delle Nazioni Unite, gli obiettivi di sviluppo sostenibile, l’accordo di Parigi e la strategia “Global Gateway” dell’UE, sono state concordate dalla Commissione con tutti gli Stati membri, le istituzioni finanziarie europee, la BEI e la BERS e il Parlamento. Inoltre sono stati consultati la società civile, le organizzazioni giovanili e femminili, le autorità locali, il settore privato e le Nazioni Unite. I documenti di programmazione relativi ai paesi e alle regioni adottati rappresentano un importo di 26,336 miliardi di €.

Gli obiettivi strategici principali presenti nella maggior parte dei PIP sono:

  • Il green deal
  • L’agenda digitale
  • La crescita sostenibile e i posti di lavoro dignitosi
  • La migrazione
  • Aspetti relativi a governance, pace e sicurezza
  • Inclusione sociale e sviluppo umano, con un’attenzione speciale all’istruzione
  • La dimensione di genere

Inoltre in tutti i documenti di programmazione per paese e per regione sono presenti i quattro programmi tematici già adottati:

  • Diritti umani e democrazia
  • Organizzazioni della società civile
  • Pace, stabilità e prevenzione dei conflitti
  • Sfide globali

Per saperne di più: il comunicato della Commissione europea

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