Villaggi startup nelle zone rurali europee

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Lo scorso 16 novembre, la Commissione europea ha inaugurato il forum dei villaggi start–up, con l’obiettivo prioritario di raccogliere informazioni sulle sfide e sul potenziale delle start-up nelle zone rurali. La promozione di tale iniziativa si inserisce sia all’interno della visione a lungo termine dell’UE per le zone rurali, emersa da una comunicazione della Commissione del giugno 2021, sia nel piano d’azione per tali territori. Due saranno, in particolare, gli obiettivi del forum annuale dei villaggi start–up: da un lato, si vuole promuovere la ricerca e l’innovazione nelle comunità rurali; dall’altro lato, invece, si vuole diffondere un’imprenditorialità più innovativa, che attirerà un maggior numero di giovani talenti.

Nello specifico, tale forum si configurerà come uno spazio aperto, in cui le istituzioni e i portatori di interessi a livello locale, regionale, nazionale ed europeo possono incontrarsi, confrontarsi e decidere azioni concrete per l’innovazione, guidata dalle start–up, nelle zone rurali. Inoltre, l’organizzazione del suddetto forum mira a: 1) mettere in contatto i principali soggetti dell’innovazione rurale di tutta l’Unione; 2) migliorare lo sviluppo dei suddetti ecosistemi; 3) diffondere la conoscenza e le esperienze delle diverse start–up rurali, diffuse nel continente.

L’evento inaugurale di tale sessione di confronto tra villaggi start – up contribuirà all’attività di comunicazione di tutte le informazioni necessarie, per porre in essere l’innovatività rurale, sia per imprenditori, sia per gli stakeholder interessati e fornirà un’illustrazione del concetto di “piccolo comune intelligente”, che si collega a quello di start – up rurale.

Infine, tale occasione costituirà il punto di partenza per la promozione e l’organizzazione di simili eventi in futuro.

Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, ha così commentato l’inaugurazione dell’iniziativa: “l’innovazione proviene sempre più spesso da fonti diverse dalla ricerca, che si tratti di imprenditori sociali, utenti finali, cittadini, giovani o modelli collaborativi. È più che mai importante collegare tutti gli attori ovunque si trovino, anche nelle zone rurali.”

Per approfondire: il comunicato della Commissione

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