Un piano per l’integrazione energetica euromediterranea

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I ministri dell’Energia e i rappresentanti di oltre 30 Paesi dell’area euromediterranea hanno approvato un Piano d’azione per il periodo 2008-2013, in cui sono definite le priorità   per promuovere l’integrazione energetica nella regione, migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti e diversificare le fonti.
Il ministro portoghese dell’Economia, Manuel Pinho, a nome della presidenza di turno dell’UE e il commissario europeo all’Energia, Andris Piebalgs, hanno illustrato le tre principali linee programmatiche dell’accordo. Innanzitutto è considerato necessario garantire l’armonizzazione delle leggi e dei mercati, puntando alla loro integrazione; poi si ritiene fondamentale promuovere uno sviluppo sostenibile, così come sviluppare iniziative di comune interesse in aree-chiave quali l’estensione delle infrastrutture, il finanziamento degli investimenti e la ricerca.
Secondo il ministro italiano per lo Sviluppo economico, Perluigi Bersani, che ha partecipato intervenendo alla Conferenza, «dobbiamo rafforzare il partenariato strategico fra Paesi produttori e Paesi consumatori con reciprocità  , ovvero aprendo i rispettivi mercati e aprendo le porte ai rispettivi investimenti. Dobbiamo investire in infrastrutture, cosa che in Italia stiamo facendo in modo molto intenso tant’è che quest’anno, tra Mediterraneo e Balcani, abbiamo fatto 14 accordi». I ministri dell’area euromediterranea ritengono importante coinvolgere in modo organico i principali attori della cooperazione energetica delle regione nella definizione e attuazione di politiche energetiche realistiche sul piano politico, industriale, finanziario e della regolazione. àˆ inoltre considerato necessario avviare un processo di monitoraggio per individuare gli ostacoli che si frappongono all’attuazione di tali politiche e di trovare le soluzioni per superarli.

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