Un elettorato giovane e pro-europeo ha fatto la differenza nelle elezioni europee 2019

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Gli elettori europei credono nell’Unione, in particolare i giovani, il cui numero di partecipanti alle elezioni, rispetto al 2014, è aumentato notevolmente. A illustrare questi risultati è un’indagine Eurobarometro commissionata dal Parlamento europeo e effettuata in tutti i 28 Stati membri. Nelle settimane successive alle elezioni, quasi 28.000 cittadini in tutta l’UE hanno risposto a domande sulla loro partecipazione alle elezioni europee e sulle ragioni che li hanno condotti al voto.

L’affluenza complessiva è aumentata di 8 punti, raggiungendo il 50,6% e, per la prima volta dal 1979, l’Europa ha assistito a un’inversione di tendenza nella partecipazione alle elezioni. Ma il dato che sorprende e fa piacevolmente sperare è che l’aumento è avvenuto grazie alle nuove generazioni, in particolare a coloro che hanno votato per la prima volta, i quali hanno vissuto questo voto come un dovere e una possibilità di esprimere la loro opinione in merito ai grandi temi sociali. Nel complesso la partecipazione al voto dei giovani supera gli aumenti di affluenza registrati per le altre fasce d’età.

I motivi che hanno portato i cittadini europei alle urne sono molteplici, ma in generale il sondaggio mostra come il 68% di essi ritenga che l’appartenenza del proprio stato all’Unione abbia giovato a quest’ultimo, inoltre il 56% degli intervistati è convinto di essere ben rappresentato in UE e che la sua voce e le sue opinioni abbiano la giusta importanza; questo dato è ancora più significativo, in quanto è il risultato più alto da quando è stata posta questa domanda per la prima volta, nel 2002. I cittadini affermano di essersi recati al voto perché lo sentono come un dovere civico, come sottolinea il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli “Il Parlamento europeo e le sue elezioni sono entrati a far parte della normale vita democratica dei cittadini”.

Le principali questioni che stanno a cuore agli europei e che hanno avuto un impatto sulla decisione di votare sono l’economia e la crescita, il cambiamento climatico, i diritti umani e la democrazia. Una questione percepita come primaria è, secondo gli intervistati, “il modo in cui l’UE dovrebbe lavorare in futuro”. Per concludere con le parole del presidente Sassoli: “I cittadini hanno votato perché erano a favore dell’UE, perché credono di poter cambiare le cose votando. Il Parlamento europeo deve ora essere all’altezza di queste aspettative”.

Per saperne di più: il comunicato del Parlamento europeo, i risultati dell’Eurobarometro

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