UE sorpresa dalla reazione italiana sui seggi europarlamentari

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La presidenza di turno portoghese dell’UE ha accolto «con una certa sorpresa» le reazioni di protesta dell’Italia in seguito alla nuova ripartizione dei seggi approvata dall’Europarlamento. Secondo la presidenza «esisteva un accordo politico» per cui il Consiglio avrebbe adottato quanto approvato dal Parlamento.
La nuova ripartizione dei seggi, approvata a maggioranza dall’Europarlamento, riduce complessivamente il numero dei deputati e assegna all’Italia 72 seggi rispetto ai 78 attuali, mentre ne avranno rispettivamente 74 e 73 Francia e Regno Unito, Paesi con i quali l’Italia ha una posizione di parità   «storica». In seguito al voto dell’Europarlamento, l’Italia ha chiesto di non inserire la questione nell’agenda del Vertice di Lisbona della prossima settimana, slegandola così dalla ratifica del nuovo Trattato.
«Chiedere ora di slegare questa questione dal Trattato è certo tecnicamente possibile, ma non è ciಠche era stato concordato» commentano fonti della presidenza dell’UE, sottolineando come «l’Italia è uno dei Paesi che più si è impegnato per avere un Trattato e per farlo approvare il più rapidamente possibile: sarebbe bizzarro che per qualche seggio parlamentare in meno si interrompesse questo processo».
Anche la Commissione europea ha commentato la reazione italiana, attraverso il portavoce Johannes Leitemberger: «L’impegno europeo dell’Italia fin dall’origine della comunità   è stato talmente fuor di dubbio che non crediamo l’Italia possa ostacolare, in un modo o nell’altro, il consenso che si cercherà   a Lisbona sul Trattato riformatore».

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