Proposte modifiche al sistema comune d’asilo

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La Commissione europea ha adottato le proposte di modifica di tre degli strumenti legislativi del sistema comune europeo d’asilo: la direttiva sull’accoglienza dei richiedenti asilo, il regolamento Dublino che stabilisce lo Stato competente per l’esame delle domande e il regolamento che istituisce la banca dati Eurodac.
Si tratta delle prime proposte concrete presentate dalla Commissione per attuare il Piano strategico sull’asilo e il Patto europeo sull’immigrazione e l’asilo, con l’intenzione di «mettere i richiedenti asilo al centro di una procedura umana ed equa, assicurando norme di protezione più elevate, condizioni più eque e un sistema più efficace» come dichiara Jacques Barrot, commissario europeo responsabile per Libertà  , Sicurezza e Giustizia.
Attualmente nell’UE esistono grandi disparità   tra Stati membri nell’accoglienza dei richiedenti asilo e faglie nel sistema che provocano il cosiddetto «asylum shopping», cioè la richiesta di protezione in vari Paesi oppure dove si sa che è accolta più facilmente (ad esempio, un iracheno ha il 75% di possibilità   di ottenere lo status di rifugiato in Germania ma solo il 2% in Grecia). Le nuove norme dovrebbero inoltre favorire il «burden sharing», cioè la condivisione dell’accoglienza tra gli Stati membri dell’UE.
La proposta sulla direttiva accoglienza si pone tre obiettivi principali: fare in modo che il trattenimento sia applicato solo in circostanze eccezionali e prevedere garanzie giuridiche che ne impediscano l’applicazione arbitraria, garantendo che i minori non possano essere trattenuti se non nel loro interesse; garantire che siano stabiliti i meccanismi per individuare tempestivamente i richiedenti asilo con esigenze particolari per offrire loro un trattamento appropriato; agevolare l’accesso al mercato del lavoro e fare in modo che le limitazioni applicate dagli Stati membri non ostacolino l’accesso effettivo all’occupazione.
Per quanto concerne il regolamento Dublino, invece, la proposta stabilisce un meccanismo di sospensione dei trasferimenti per evitare che gli Stati membri i cui sistemi di asilo risultano più sollecitati siano sottoposti a un onere eccessivo; inoltre garantisce che i richiedenti asilo non siano inviati negli Stati membri che non possono offrire loro un adeguato livello di protezione, introduce garanzie supplementari per impugnare una decisione di trasferimento e facilita il ricongiungimento familiare.

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