Proposta di intervento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per 538 lavoratori italiani

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La Commissione Europea sottoporrà   all’approvazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dei Ministri UE, la concessione di aiuti del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) a favore dell’Italia, per un importo complessivo di 3,9 milioni di euro. Questo finanziamento, integrato da un contributo nazionale di 2,1 milioni di euro, contribuirà   a far ritrovare un impiego a 528 lavoratori licenziati da imprese edili, delle province di Trento e Bolzano.
Dal 2009 la situazione economica di entrambe le province è peggiorata e la disoccupazione, nella provincia di Bolzano, è cresciuta alla fine del 2010 del 43% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Fortemente colpito a livello locale il settore edilizio, che contribuisce per il 15% circa al PIL regionale e rappresenta l’8,6% dell’occupazione nel Trentino e l’8% nell’Alto Adige: l’incidenza dei licenziamenti registrata è stata elevata. Nella provincia di Trento il 9,3% dei licenziamenti avvenuti da marzo a dicembre del 2010 ha riguardato il settore, mentre nella provincia di Bolzano la percentuale è stata dell’11%. La crisi economica e finanziaria, che ha determinato un forte calo della domanda di nuove abitazioni e di lavori di rinnovo delle esistenti, è stata la principale causa dei molti licenziamenti nel settore.
Là ¡szlà ³ Andor, Commissario UE per l’ occupazione, gli affari sociali e l’inclusione ha dichiarato «Il settore dell’edilizia in Italia ha risentito duramente degli effetti della crisi economica e finanziaria e per chi è rimasto disoccupato ritrovare un lavoro è difficile. Mi auguro che grazie all’aiuto del FEG e alle possibilità   di formazione offerte i lavoratori licenziati potranno ritrovare un lavoro più rapidamente e più facilmente».
La situazione italiana è tuttavia in linea con tutta la zona UE-27 dove si è registrato un calo del settore della costruzione per sette trimestri consecutivi (dal 1° trimestre 2009 al 3° trimestre 2010) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Dal gennaio 2007, anno in cui l’iniziativa proposta dal Presidente Barroso a favore delle persone che perdono il lavoro in conseguenza della globalizzazione, è stata istituita dal Parlamento Europeo e dal Consiglio permettendo l’inizio dell’attività   del FEG, le domande di contributo finanziario sono state 78, per un importo totale di 357,6 milioni di euro, con una ricaduta su quasi 76.000 di lavoratori.
Le domande sono presentate da un numero crescente di Stati membri e riguardano 25 settori: automobile (Austria, Belgio, Germania, Francia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia); tessile (Belgio, Italia, Lituania, Portogallo, Spagna); abbigliamento (Malta, Lituania, Slovenia, Spagna); edilizia (Irlanda, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Spagna); costruzione specializzata (Irlanda); architettura e ingegneria (Irlanda); macchine e attrezzature (Danimarca, Germania e Polonia); industria tipografica (Paesi Bassi); elettronica (Austria, Paesi Bassi, Portogallo); commercio al dettaglio (Repubblica ceca, Grecia, Spagna); telefonia mobile (Finlandia, Germania); metalli di base (Austria, Bulgaria); apparecchi domestici (Italia, Lituania); informatica (Irlanda); costruzione navale (Danimarca); industria del mobile (Lituania); carpenteria e falegnameria (Spagna); ceramica (Spagna, Italia); pietre e marmi (Spagna); cristalleria (Irlanda); industria della calzatura (Portogallo); editoria (Paesi Bassi); commercio all’ingrosso (Paesi Bassi); manutenzione aeronautica (Irlanda); autotrasporto (Austria).
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