Presentata la nuova strategia Europa 2020

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Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva: su queste basi la Commissione Europea ha impostato la strategia Europa 2020 per la crescita e l’occupazione, al fine di uscire dalla crisi e preparare l’economia dell’UE per il prossimo decennio.
La crisi economica «ha messo a nudo le gravi carenze di un’economia già   fragilizzata dalla globalizzazione, dal depauperamento delle risorse e dall’invecchiamento demografico» osserva la Commissione, secondo cui questi ostacoli possono perಠessere superati se l’Europa sceglie «un mercato più verde e innovativo che promuova il benessere sociale».
La strategia Europa 2020 individua le seguenti priorità  : sostenere le industrie a basse emissioni di CO2, investire nello sviluppo di nuovi prodotti, promuovere l’economia digitale e modernizzare l’istruzione e la formazione. Propone inoltre cinque obiettivi quantitativi: l’innalzamento del tasso di occupazione ad almeno il 75% dall’attuale 69%; l’aumento della spesa per ricerca e sviluppo dall’attuale 2% al 3% del PIL; la riconferma degli obiettivi dell’UE in materia di cambiamenti climatici (20/20/20); la riduzione del tasso di povertà   del 25% per aiutare circa 20 milioni di persone ad uscire dall’indigenza; la riduzione del tasso di abbandono scolastico dall’attuale 15% al di sotto del 10% e la crescita dal 31% al 40% della percentuale di giovani trentenni con un’istruzione universitaria.
«La crisi ha messo in luce questioni fondamentali e tendenze non sostenibili che non possiamo più ignorare. Il disavanzo di crescita dell’Europa sta compromettendo il nostro futuro. Dobbiamo agire con decisione per ovviare alle nostre carenze e sfruttare i nostri numerosi punti di forza» ha dichiarato il presidente della Commissione Europea, Josà© Manuel Barroso, aggiungendo: «Dobbiamo costruire un nuovo modello economico basato su conoscenza, economia a basse emissioni di carbonio e alti livelli di occupazione. Questa battaglia impone di mobilitare tutte le forze presenti in Europa».
La strategia propone quindi ai governi europei di concordare obiettivi nazionali che tengano conto delle condizioni di ciascun Paese, i metodi di governance saranno rafforzati affinchà© gli impegni siano tradotti in azioni concrete, mentre la Commissione controllerà   i progressi compiuti e, in caso di «risposta inadeguata», formulerà   un monito. Le relazioni e le valutazioni nell’ambito di Europa 2020 e del Patto di stabilità   e crescita saranno elaborate contemporaneamente (pur rimanendo strumenti distinti) per migliorare la coerenza. In tal modo, le due strategie potranno perseguire obiettivi analoghi in materia di riforme pur rimanendo due strumenti separati. «Per superare con successo la crisi abbiamo bisogno di uno stretto coordinamento delle politiche economiche – ha ammonito Barroso – altrimenti potremmo andare incontro a un “decennio perso” caratterizzato da un relativo declino, da una crescita definitivamente compromessa e da livelli di disoccupazione strutturalmente elevati».

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