Più di 1 milione di firme a difesa dell’oro blu

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Più di 1.055.000 persone hanno sottoscritto l’iniziativa popolare che chiede all’UE una normativa che sancisca il diritto universale all’acqua potabile e respinga l’idea di privatizzare la gestione dell’oro blu.
Viene così raggiunto l’obiettivo, previsto dal Trattato di Lisbona, del milione di firme raccolte nei diversi Paesi europei, che consente ai cittadini di prendere direttamente parte all’elaborazione delle politiche comunitarie chiedendo all’esecutivo UE di presentare una proposta legislativa sul tema indicato.

In questo caso specifico i promotori “esortano la Commissione Europea a proporre una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e promuova l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti”.

La raccolta continua fino al prossimo settembre per compensare le adesioni potenzialmente non valide, anche se l’obiettivo del milione di firme è già stato raggiunto.
La Commissione Europea, una volta presentata l’iniziativa, avrà a disposizione tre mesi per esaminarla e decidere quali provvedimenti adottare. Gli organizzatori avranno anche la possibilità di presentare la propria proposta al Parlamento Ue.

L’auspicio dei promotori è di arrivare a una legislazione Ue che imponga ai governi di garantire l’acqua potabile a tutti i cittadini e che escluda la gestione delle risorse idriche da qualsiasi forma di liberalizzazione e dalle logiche del mercato unico. Auspicano inoltre che l’UE intensifichi il proprio impegno in tal senso, per garantire un accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.
Per prendere parte all’iniziativa consultare il sito www.right2water.eu .

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