Nuove polemiche italo-rumene sull’immigrazione

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In seguito agli annunci del nuovo governo italiano, intenzionato a restringere la libertà   di circolazione, rivedere gli accordi di Schengen e introdurre il reato di clandestinità  , il commissario europeo rumeno Leonard Orban indica la via della cooperazione bilaterale.
Secondo il commissario europeo per il Multilinguismo, infatti, «l’unico modo per risolvere il problema sicurezza è quello di rinforzare la cooperazione bilaterale tra i due Paesi, altrimenti ci saranno conseguenze negative». Ricordando come la cooperazione politica e di polizia a livello bilaterale ha permesso di risolvere molti problemi con l’Austria, Orban ha poi sottolineato che «la libertà   di circolazione è uno dei principi fondamentali dell’UE, restringerla significherebbe fare un passo indietro nell’integrazione del Vecchio Continente».
Sull’ipotesi avanzata da alcuni esponenti del neogoverno italiano di modificare le regole di Schengen, ad esempio in merito alla libera circolazione dei cittadini rumeni e rom, si è espressa anche la Commissione europea attraverso un suo portavoce (Friso Roscam Abbing): «Modificare la libera circolazione dei nostri cittadini non è una cosa che si puಠfare in una notte. Tutte le idee delle capitali vengono esaminate e se trovano sostegno da parte di tutti i governi si procede, ma al momento questa sembra essere una priorità   solo italiana. E comunque per farlo ci potrebbero volere anche tre o quattro anni».
All’interno del nuovo pacchetto sulla sicurezza che dovrebbe essere adottato nei prossimi giorni dal nuovo Consiglio dei ministri italiano, oltre alle restrizioni per alcuni immigrati comunitari è prevista la «linea dura» per gli extracomunitari, con applicazione integrale della legge Bossi-Fini, apertura di nuovi Centri di permanenza temporanea, espulsioni più facili, stretta sui ricongiungimenti familiari, possibile ripristino del visto d’ingresso per i soggiorni brevi, possibile introduzione del reato di immigrazione clandestina con arresto obbligatorio per chi entra senza permesso.
La stretta del governo italiano sull’immigrazione potrebbe trovare un alleato europeo nel presidente francese Nicolas Sarkozy, il quale ha più volte annunciato che la politica migratoria sarà   al centro del suo mandato alla presidenza dell’UE nel secondo semestre di quest’anno.

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