Nuove norme contro la tratta degli esseri umani

1212

Azione penale contro i responsabili, protezione delle vittime e prevenzione dei reati: questi i tre fronti su cui dovranno intervenire i Paesi dell’UE in base alla nuova normativa proposta dalla Commissione Europea per intensificare la lotta contro la tratta degli esseri umani.
A livello globale, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL-ILO) stima circa 2,45 milioni di persone vittime della tratta, la maggior parte a fini di prostituzione (43%, soprattutto donne e ragazze) o di lavoro (32%). Ogni anno alcune centinaia di migliaia di queste sono vittime di tratta in direzione dell’UE o all’interno dell’UE.
«Nel XXI secolo non dovrebbero esserci donne e ragazze ridotte in condizioni di schiavitù sessuale, bambini percossi e maltrattati, costretti a mendicare e a rubare, giovani costretti a lavorare in condizioni spaventose per salari da fame. Questi crimini non sono accettabili in nessuna circostanza. Occorre fare tutto il possibile per fermare i responsabili» ha dichiarato Cecilia Malmstrà ¶m, commissaria europea per gli Affari interni.
La nuova proposta delle Commissione intende quindi contribuire alla lotta contro la schiavitù moderna, assicurando la coerenza delle norme nazionali sui reati e sulle pene, una migliore assistenza alle vittime e un’azione penale più dura contro i criminali responsabili della tratta.
La proposta ravvicinerà   tra loro le normative e le sanzioni penali nazionali e disporrà   affinchà© gli autori del reato siano perseguiti anche se hanno commesso il fatto all’estero. Le vittime riceveranno alloggio e cure mediche in modo da potersi ristabilire e da non avere paura di testimoniare contro gli autori dei reati. Saranno inoltre attivate azioni volte a sensibilizzare le vittime potenziali circa i rischi che corrono e i funzionari pubblici su come individuare le vittime e occuparsene adeguatamente.

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here