Secondo la Commissione europea, incrementando la partecipazione degli europei alla gestione delle politiche di coesione dell’UE, sarà possibile conseguire migliori risultati
In un contesto in cui la politica di coesione è il principale strumento di investimento politico dell’UE (visto, anche, l’ammontare della quota di bilancio messa a disposizione, superiore a 350 miliardi di euro), la Commissione europea ha deciso di potenziare e favorire la partecipazione attiva dei cittadini (coinvolgimento nelle modalità di pianificazione, investimento e monitoraggio dei fondi dell’UE) al fine di garantire e raggiungere migliori risultati.
Questo sarà reso possibile anche grazie al recente (6 febbraio scorso) lancio di due nuove azioni pilota, promosse da Elisa Ferreira, Commissaria per la coesione e le riforme, in prima linea per un maggiore coinvolgimento cittadino. La prima azione pilota consente alle autorità di gestione dei fondi dell’UE di trarre vantaggio dalle competenze tecniche dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici) e di beneficiare di un’assistenza su misura per l’organizzazione di nuove iniziative che interessi i cittadini. La seconda, invece, vedrà la Commissione erogare 250 mila euro con il fine di incrementare e sostenere nuove iniziative che promuovano la partecipazione degli abitanti, in particolare di quelli appartenenti alle comunità minori e locali.
Le due nuove azioni politiche avranno una durata di un anno, al termine del quale sarà divulgata una relazione sui risultati ottenuti che conterrà, inoltre, consigli sul maggiore e migliore coinvolgimento cittadino. Infine, si pensa che azioni di questo tipo saranno portate avanti anche nei programmi della politica di coesione del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027.
Per approfondire: il comunicato della Commissione