Libera circolazione dei dati: la proposta della Commissione europea

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Ogni giorno vengono prodotti moltissimi dati che coinvolgono aspetti diversi della nostra vita: dati relativi alla mobilità, alla salute, alla città in cui viviamo, agli acquisti che effettuiamo, alle condizioni ambientali dei luoghi in cui viviamo.

La Commissione europea ha avviato due consultazioni pubbliche e un dibattito con gli Stati membri al fine di favorire la libera circolazione dei dati all’interno dell’Unione e abbattere le frontiere digitali giuridiche e tecniche che esistenti. I dati devono poter circolare liberamente, tutelando le informazioni personali, per garantire crescita e occupazione.

Si stima essere intorno agli 8 miliardi di euro in termini di PIL il valore che potrebbe essere generato se fossero aboliti molti dei vincoli e restrizioni esistenti oggi.

L’economia legata ai dati in UE è stata stimata intorno ai 272 miliardi nel 2015 con una crescita annuale del 5,6%.  Questo settore potrebbe occupare 7,4 milioni di persone entro il 2020.

Per cogliere questa opportunità la Commissione europea intende avviare una serie di incontri e dialoghi per cercare di rendere la circolazione dei dati nell’unione europea più fluida.

In particolare si vogliono chiarire gli aspetti giuridici relativi all’accesso e al trasferimento dei dati che potrebbero favorire innovazione e startup, definire le responsabilità per i prodotti e i servizi basati sui dati e infine rendere più agevole la portabilità di informazioni non personali tra servizi differenti.

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