Il 20 settembre scorso ha rappresentato una data importante per il programma Erasmus, che ha compiuto il suo trentacinquesimo compleanno. Erasmus Plus, che è forse attualmente uno dei programmi comunitari maggiormente conosciuti, è stato infatti istituito a livello europeo nel lontano 1987. Da allora, circa 13 milioni di persone (non solo studenti) hanno partecipato alle numerose iniziative finanziate dal programma.
Il contesto di Erasmus Plus si è sempre basato sulla realizzazione di progetti, finalizzati a potenziare la mobilità sia degli studenti, sia del personale docente – amministrativo delle scuole, con l’obiettivo di scambiare buone pratiche nel settore dell’apprendimento non solo universitario, ma anche all’interno di scuole di gradi inferiori e di settori tra loro differenti. Oggi, Erasmus Plus appoggia in modo particolare quelle iniziative, che sostengono le transizioni verde e digitale, l’inclusione sociale, la cittadinanza attiva e la partecipazione democratica. L’inclusione, nello specifico, rappresenta una dimensione prioritaria del programma, in quanto quest’ultimo tende a favorire maggiori opportunità di apprendimento, per le persone con minori opportunità.
Oltre ad essere uno dei fondi comunitari più conosciuti dal grande pubblico, Erasmus Plus è anche uno dei programmi, maggiormente finanziati dalle istituzioni europee. Basti pensare che, per la nuova programmazione 2021 – 2027, sono state stanziate delle risorse pari a 26,2 miliardi di €, che andranno a sovvenzionare le varie esperienze di mobilità. Con l’integrazione di DiscoverEu nel programma Eramus, inoltre, saranno messi a disposizione degli studenti europei 70 000 titoli di viaggio. DiscoverEu si configura come un’articolazione di Erasmus Plus, che consentirà ai giovani europei, con più di 18 anni, di scoprire l’Europa.
Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “Erasmus+ è un autentico successo europeo. Ogni anno oltre 600 000 europei si avvalgono delle opportunità offerte da Erasmus+ e dopo quest’esperienza, tutti ci dicono la stessa cosa: il programma ci ha cambiato la vita. Dalla sua istituzione nel 1987, Erasmus+ crea nuove generazioni di europei istruiti, formati e impegnati, connessi oltre i confini.”
Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione europea