Il processo di Teheran preoccupa l’UE

876

La presidenza di turno dell’Unione Europea è intervenuta per esprimere la propria preoccupazione sullo svolgimento del processo contro la francese Clotilde Reiss, lettrice universitaria di 24 anni, accusata di spionaggio e attentato alla sicurezza nazionale dell’Iran.
La donna aveva preso parte alle manifestazioni di protesta che hanno fatto seguito alla rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad ed è accusata di avere inviato via mail foto delle stesse manifestazioni. «Le azioni contro i cittadini europei, si legge in una nota della presidenza, sono considerate azioni contro l’Europa». Bruxelles chiede il rilascio immediato di Reiss e degli altri due imputati nello stesso processo: Nazak Afsha, dipendente dell’ambasciata francese a Teheran e Hossein Rassam, dipendente dell’ambasciata britannica accusati di avere accolto i dimostranti all’interno delle ambasciate.
Dichiarazioni analoghe a quelle della presidenza dell’UE provengono dal premier francese, Nicolas Sarkozy, e dal ministro degli Esteri britannico, David Miliband, che ha protestato ufficialmente definendo il processo in corso un «inaccettabile oltraggio che scredita ulteriormente il governo iraniano» e sottolineando che «Hossein ha fatto solo il proprio dovere»

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here