Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) presenta i nuovi obiettivi per il programma sui diritti dei disabili 2020 – 2030

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Il Comitato economico e sociale europeo (CESE), durante una conferenza svoltasi il 26 febbraio scorso,  ha delineato le sue proposte per il nuovo programma europeo sui diritti dei disabili 2020-2030. L’obiettivo era quello di presentare la posizione del Comitato in un momento cruciale per l’Unione: avendo un nuovo Parlamento europeo, una nuova Commissione europea e un nuovo budget pluriennale in corso di negoziato, era il momento perfetto per contribuire alla nuova Strategia Europea sulla Disabilità che dovrà collegarsi alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e agli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Il Comitato economico e sociale europeo ha presentato quindi alcuni punti su cui la Commissione dovrà concentrarsi nel redigere la Strategia Europea: innanzitutto è necessario applicare totalmente la Convenzione delle Nazioni Unite e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in modo da inserire nel programma proposte concrete; inoltre si chiede di istituire punti di riferimento sulla disabilità in tutte le Direzioni Generali, agenzie e Istituzioni europee, volti a controllare, in modo trasversale, l’attuazione dell’agenda della Commissione. Altri obiettivi richiesti riguardano l’istituzione di un  meccanismo interistituzionale tra la Commissione europea, il Parlamento e il Consiglio sul tema, nonché l’impiego di risorse umane e finanziarie adeguate ad un monitoraggio costante dell’applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

Per quanto riguarda gli Stati Membri europei, si prevede un lavoro di cooperazione che riguarda la revisione delle competenze già condivise dalla Convenzione dell’ONU e dalle leggi europee. Si richiede inoltre l’adozione di alcune norme legali, quali una legislazione volta a combattere ogni forma di discriminazione riguardo alla disabilità, misure che garantiscano la possibilità di partecipazione alla vita politica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’accessibilità  ai posti di lavoro e ai servizi in generale. Gli Stati Membri saranno inoltre invitati a sviluppare delle proprie strategie nazionali riguardo al tema. Infine la Commissione ritiene fondamentale il coinvolgimento di organizzazioni di persone con disabilità per redigere e implementare positivamente il programma europeo.

Per saperne di più: il comunicato del CESE

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