Giornata internazionale dei rom

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Con una popolazione di circa 10 milioni i rom costituiscono la più ampia minoranza etnica d’Europa ma anche la più colpita da discriminazioni ed esclusione sociale, una situazione ricordata in occasione della Giornata internazionale che si celebra dal 1990.
Nonostante gli allargamenti del 2004 e del 2007 abbiano permesso alla grande maggioranza dei rom europei di diventare cittadini dell’UE, essi non riescono a godere pienamente della cittadinanza, le loro condizioni di vita restano generalmente carenti e le donne sono spesso vittime di doppia discriminazione. Solo 5 Stati membri dell’UE su 27 hanno messo a punto piani d’azione per l’integrazione dei rom, a dimostrazione delle difficoltà   ancora esistenti per rimuovere gli ostacoli a una reale inclusione sociale.
«Dovremmo cogliere l’occasione per celebrare il contributo apportato dalla popolazione rom alla diversità   e alla ricchezza culturale europea» ha dichiarato in occasione della Giornata internazionale il segretario generale del Consiglio d’Europa, Terry Davis, rendendo nota l’intenzione di estendere a tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa la Campagna «Dosta!» («Basta», in italiano) condotta finora contro i pregiudizi nei confronti delle comunità   rom nel sud-est dell’Europa. Oggi, ha aggiunto Davis, «abbiamo la possibilità   di dire «ancora»: «ancora» nel senso di ulteriori diritti, maggiore uguaglianza, maggiore integrazione e maggior rispetto per i nostri concittadini europei che appartengono alla comunità   rom».
Il 20 febbraio scorso, il Consiglio d’Europa aveva adottato una raccomandazione, preparata con il contributo del Forum per i rom e i nomadi e rivolta ai governi dei 47 Stati membri, che fornisce indicazioni per l’elaborazione di strategie nazionali studiate per i rom e basate sulla partecipazione delle comunità   rom e nomadi all’elaborazione, attuazione, controllo e valutazione delle misure che li riguardano.
In occasione della Giornata internazionale 2008, invece, si è svolta a Bratislava una Conferenza internazionale sull’istruzione e la formazione di bambini e adolescenti rom, organizzata dal Consiglio d’Europa e dalla presidenza slovacca del Comitato dei ministri del Consiglio a cui hanno preso parte anche le presidenze dell’UE, dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) e varie organizzazioni governative e non governative. La Conferenza ha permesso un confronto sulla compatibilità   delle politiche e delle pratiche, esistenti o in corso di elaborazione, con le azioni del Consiglio d’Europa e con le leggi nazionali e internazionali sui diritti umani e sulla lotta contro la discriminazione.

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