OCSE: male la produttività   in Italia

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Tra il 2005 e il 2006 la produttività   in Italia è cresciuta dell’1%, cioè meno della media dell’UE-15 (1,7%), della media dei Paesi OCSE (1,4%) e della media dei G7 (1,3%), secondo quanto rilevato dal Factbook 2008 pubblicato dall’OCSE.
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) osserva come nel periodo 2001-2006 l’Italia abbia segnato prestazioni scarse in materia di crescita della produttività  , ossia della produzione per ora lavorata: una media dello 0,2% seppur con un aumento dallo 0,4% del 2005 all’1% del 2006. Un aumento, quello italiano del 2006, comunque nettamente inferiore a quelli registrati in altri Stati membri dell’OCSE quali la Slovacchia (+5,2%), la Grecia (+3,7%), l’Ungheria (+3,4%), la Corea del Sud (+3,4%).
Nel periodo 2001-2005, inoltre, l’Italia ha registrato una performance addirittura negativa (-0,5%) nella produttività   multi-fattore, misurata sottraendo alla crescita della produzione la crescita del lavoro e degli investimenti in capitale. Tra gli ultimi posti dei 30 Paesi OCSE anche per quanto riguarda la crescita della produttività   2001-2005 nel solo settore manifatturiero, con una contrazione di quasi il 2%. Oltre all’Italia, solo la Spagna ha fatto registrare una diminuzione ma notevolmente più contenuta. Nei servizi il decremento di produttività   italiano è stato di quasi l’1%, alla pari con il Messico (peggio solo la Repubblica Slovacca), mentre per Spagna e Portogallo il decremento è stato dello 0,5% e i Paesi più virtuosi sono stati l’Irlanda (quasi +4%), l’Ungheria e la Repubblica Ceca (circa il 3,5%).
Secondo le rilevazioni dell’OCSE, l’Italia supera la media europea anche per quanto riguarda il costo del lavoro per unità   di prodotto, con una crescita di circa il 2,5% nel periodo 2000-2006 contro una media della zona euro dello 0,5%.

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