Fondo di adeguamento alla globalizzazione: dati 2010

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Come previsto dal regolamento istitutivo del Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) la Commissione Europea ha reso noti, con la pubblicazione del quarto Rapporto di attività  , i dati relativi all’anno 2010.
Il Fondo, finalizzato a sostenere le politiche attive del lavoro implementate dagli Stati membri (finanziate fino a un tetto massimo del 65%), dispone di un ammontare massimo di 500 milioni di euro all’anno ed è finanziato con i residui dei massimali di bilancio e con i Fondi europei non utilizzati.
L’accesso al FEG deve essere richiesto dagli Stati membri che, per ottenerlo, devono dimostrare di rispettare i criteri stabiliti dal regolamento; gli stanziamenti vengono decisi dalle autorità   di bilancio (Consiglio e Parlamento).
Dal 2007, anno della sua creazione, fino al 31 luglio 2011 il FEG ha ricevuto 78 richieste, provenienti da 19 Stati membri per un ammontare complessivo di circa 358 milioni di euro destinati a sostenere circa 76.000 lavoratori con interventi di formazione, orientamento, riqualificazione e creazione di impresa.
Le richieste ricevute nel 2010 sono state complessivamente 31 (valore sostanzialmente costante rispetto al 2009 e in forte aumento rispetto al biennio 2007-2008) provenienti da 12 Stati membri per un totale di circa 170 milioni di euro destinati a 32.000 lavoratori.
Anche le decisioni assunte dalle autorità   di bilancio nel 2010 sono state complessivamente 31 (18 delle quali in risposta a richieste presentate l’anno precedente).
I contributi hanno riguardato 23.688 lavoratori licenziati in 9 Stati membri (Danimarca, Germania, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna), per un totale di 83 milioni e mezzo di euro.
I dati contenuti nella Relazione rispecchiano l’andamento della crisi e i suoi effetti sempre più drammatici: nel 2010 è stato approvato un numero di casi pari al triplo rispetto al 2009 e il cofinanziamento del FEG versato agli Stati membri è aumentato del 60%.
In occasione della presentazione dei dati il FEG è stato definito da Là ¡szlà ³ Andor, commissario UE per l’Occupazione e gli affari sociali uno strumento che «rispecchia la necessità   di concentrarsi sulle sfide di questo decennio e di mantenere forti investimenti nel campo della formazione, dell’innovazione e delle infrastrutture in Europa».

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