In preparazione per la COP 29, che si svolgerà a Baku dall’11 al 22 novembre, l’Unione Europea e i suoi 27 Stati membri hanno reso noto di aver mobilitato nel 2023 un totale di 28,6 miliardi di euro in fondi pubblici. Questi fondi sono destinati a supportare i paesi in via di sviluppo nella riduzione delle emissioni di gas serra e nell’adattamento ai cambiamenti climatici, in conformità con le direttive UE sulla trasparenza finanziaria per il clima. Oltre a questo impegno pubblico, l’UE ha attratto 7,2 miliardi di euro di investimenti privati, grazie a misure statali come garanzie e prestiti consorziati.
Circa la metà di questi fondi pubblici è stata destinata a progetti che uniscono la riduzione delle emissioni e l’adattamento ai cambiamenti climatici, secondo quanto riportato dalla Commissione Europea. Le sovvenzioni, che rappresentano quasi la metà del totale, sono uno strumento fondamentale per questo sostegno, poiché contribuiscono a rendere più efficaci le azioni contro il cambiamento climatico. Inoltre, l’UE sta lavorando per diversificare le fonti di finanziamento al fine di attrarre un maggior numero di capitali privati e ampliare il proprio impatto, come stabilito nell’Accordo di Parigi del 2015.
Dei 28,6 miliardi di euro in fondi pubblici, 3,2 miliardi provengono dal bilancio dell’UE, incluso il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus, mentre altri 2,6 miliardi sono stati messi a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti. Questa cifra totale include sia i contributi bilaterali che quelli destinati ai fondi multilaterali nel 2023, come previsto dal regolamento europeo sulla governance climatica.
Il contributo economico dell’UE nel 2023 dimostra la volontà di supportare i paesi in via di sviluppo nella lotta contro l’emergenza climatica. Questo mette in evidenza l’importanza di unire forze e risorse per favorire una transizione ecologica globale e condivisa, rappresentando anche un passo significativo verso il raggiungimento degli obiettivi globali di finanziamento per il clima, con l’intento di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2025.
Per un ulteriore approfondimento: comunicato stampa del Consiglio europeo