Dalla Commissione nuove strategie verso il Green deal europeo

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Il 14 ottobre la Commissione Europea ha compiuto importanti passi avanti in direzione del Green Deal europeo. Ha infatti adottato una strategia europea in materia di sostanze chimiche per la sostenibilità, che si concentrerà sulla creazione di sostanze chimiche prive di sostanze tossiche e accompagnerà le industrie chimiche europee verso una transizione, che richiederà azioni di innovazione e di investimento. Vengono dunque illustrate soluzioni concrete per la protezione dell’ambiente e della salute dei cittadini, rendendo le sostanze chimiche sicure e sostenibili fin dalla progettazione e senza conseguenze negative per il futuro. Per questo è importante assicurare che le suddette sostanze non vengano impiegate in ambiti non essenziali e più in particolare nei prodotti di consumo e in relazione ai gruppi maggiormente vulnerabili. La strategia ha tuttavia anche una forte valenza economica per la competitività delle industrie europee a livello mondiale : nel 2018 infatti l’Europa è risultata il secondo maggiore produttore di sostanze chimiche, dando lavoro a circa 1,2 milioni di persone. Il 59% delle sostanze chimiche prodotte è fornito direttamente ad altri settori, tra cui la sanità, l’edilizia, l’industria automobilistica, elettronica e tessile.

Un altro passo significativo compiuto dall’Unione è l’adozione della relazione 2020 sullo stato dell’Unione dell’energia e i documenti sulla politica energetica europea. La relazione analizza gli obiettivi in materia di clima e energia per il 2030 dei singoli Stati membri e i progressi compiuti in questo senso. Si nota come siano stati fatti buoni passi avanti e come i singoli Stati siano in grado di conseguire a questi obiettivi. Inoltre vengono forniti orientamenti anche in direzione di una ripresa economica grazie al piano NextgenerationEU, dopo la crisi da Covid19. Per la prima volta quest’anno, attraverso un’analisi delle sovvenzioni energetiche, si mostra come sia necessario ridurre le sovvenzioni alla produzione e al consumo di combustibili fossili.

Infine la Commissione ha presentato la strategia dell’UE per ridurre le emissioni di metano, il secondo principale agente dei cambiamenti climatici, dopo il biossido di carbonio. La strategia contiene interventi legislativi e non legislativi nei settori dell’energia, dell’agricoltura e dei rifiuti ; per fare ciò è necessario un miglioramento della misurazione e della comunicazione delle emissioni di metano sia a livello europeo che a livello internazionale. Al riguardo, la Commissione sosterrà la creazione di un osservatorio internazionale delle emissioni di metano in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, la Coalizione per il clima e l’aria pulita e l’Agenzia internazionale per l’energia. A livello interno, l’Unione Europea produce il 5% delle emissioni mondiali di metano.

Per saperne di più: la strategia UE sul metano, lo stato dell’Unione dell’energia, la nuova strategia sulle sostanze chimiche

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