La procedura di concertazione tra i due rami dell’Autorità di Bilancio – Consiglio e Parlamento – è ancora in corso. Le divergenze, ancora molto ampie riguardano il volume dei crediti di pagamento e l’uso dello strumento della flessibilizzazione per la rubrica «Ruolo dell’Ue nel mondo».
Il Parlamento vorrebbe che i crediti di pagamento ammontassero a 116,22 miliardi di euro (1,05% del PIL dell’Ue), mentre secondo il Consiglio non bisogna andare oltre i 111,42 miliardi (1,01 del PIL);
Il Consiglio poi, pur confermando gli stanziamenti previsti per l’Iraq (200 milioni di euro), per le zone colpite dallo Tsunami (180 milioni) e per i Paesi produttoridi zucchero (40 milioni) sembra contrario all’utilizzo dello strumento della flessibilità che consentirebbe di superare di 200 milioni di euro il tetto previsto per questa rubrica.
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