Aiutare l’Ucraina a esportare i propri prodotti agricoli: la risposta di solidarietà della Commissione Europea

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Con il comunicato stampa del 12 maggio la Commissione Europea ha annunciato una serie di nuove iniziative nell’ambito “corridoi di solidarietà” dell’UE volte ad aiutare l’Ucraina a esportare i suoi prodotti agricoli. In circostanze normali, infatti, il 75 % della produzione di cereali dell’Ucraina viene esportato, facendo dunque derivare circa il 20 % dei proventi nazionali annui da esportazioni. Tali esportazioni sono
destinate per un terzo all’Europa, un terzo alla Cina e un altro terzo all’Africa.
A seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e del blocco dei porti ucraini, però, i cereali e altri prodotti agricoli dell’Ucraina non possono più raggiungere le loro destinazioni. La situazione minaccia la sicurezza alimentare mondiale e vi è l’urgente necessità di creare percorsi logistici alternativi che utilizzino tutte le modalità di trasporto.
Nonostante gli sforzi immediati dell’UE e degli Stati membri per agevolare gli attraversamenti di frontiera tra l’Ucraina e l’UE, migliaia di vagoni ferroviari e autocarri sono in attesa di sdoganamento sul versante ucraino. Il tempo di attesa medio per i vagoni ferroviari è attualmente di 16 giorni, ma presso alcune frontiere può raggiungere i 30 giorni. Altri cereali sono ancora immagazzinati e trattenuti nei silos ucraini, pronti per l’esportazione.
Un problema è costituito dai diversi scartamenti ferroviari: i vagoni ucraini non sono compatibili con la maggior parte della rete ferroviaria dell’UE, pertanto la maggioranza delle merci deve essere trasbordata su autocarri oppure su altri convogli conformi allo scartamento standard dell’UE. Questo processo richiede molto tempo e le strutture di trasbordo lungo le frontiere scarseggiano.
Per affrontare questi ostacoli e realizzare i corridoi di solidarietà la Commissione, insieme agli Stati membri e alle parti interessate, lavorerà nel breve periodo alle seguenti iniziative:
– Materiale rotabile, navi e autocarri aggiuntivi per il trasporto delle merci al fine di conciliare domanda e offerta e stabilire i relativi contatti;
– Capacità delle reti di trasporto e dei terminali di trasbordo;
– Operazioni doganali e controlli più flessibili per accelerare le procedure ai valichi di frontiera;
– Coordinamento con gli Stati membri per contribuire a garantire una maggiore capacità di stoccaggio temporaneo delle esportazioni ucraine.
Nel medio e lungo periodo, invece, la Commissione si adopererà anche per aumentare la capacità infrastrutturale dei nuovi corridoi di esportazione e per creare nuovi collegamenti infrastrutturali nel quadro della ricostruzione dell’Ucraina.

Per saperne di più: il comunicato della Commissione, il comunicato congiunto

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