Veicoli ecologici: l’Europarlamento chiede meno vincoli

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Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione in cui chiede norme meno vincolanti sui veicoli ecologici rispetto a quelle proposte dalla Commissione europea, che avevano già   sollevato molte polemiche e non pochi contrasti all’interno dello stesso esecutivo dell’UE.
Approvando la scelta di tenere conto del peso dei veicoli per stabilire la quantità   di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, l’Europarlamento osserva che gli obiettivi di disinquinamento devono essere «ambiziosi ma realistici» e per questo ritiene necessario prolungare il periodo accordato all’industria automobilistica per adattarvisi. Secondo il Parlamento europeo, lo sviluppo di nuovi modelli richiede dai cinque ai sette anni per cui non ha senso «fissare obiettivi obbligatori definitivi per le emissioni di Co2 prima del 2015». L’Europarlamento ritiene che vada stimolato il rinnovo del parco auto a favore di veicoli meno inquinanti attraverso incentivi alla rottamazione, nella convinzione che non si possa procedere in modo traumatico in uno dei settori economici più importanti dell’UE, con una produzione annua di 19 milioni di veicoli e 2,3 milioni di addetti diretti e altri 10 milioni nell’indotto.
La risoluzione dell’Europarlamento rispecchia le critiche rivolte dalla Germania alle proposte della Commissione, con la cancelliera Angela Merkel che aveva osservato come si stesse facendo «una politica industriale che puಠdanneggiare la Germania», considerando le proposte «totalmente inappropriate, squilibrate che intervengono nella concorrenza attuale a sfavore soprattutto dei costruttori tedeschi». Critiche erano giunte anche dall’associazione europea dei produttori, che aveva giudicato le proposte della Commissione «molto deludenti» e «in netto contrasto con i principi di migliore regolazione».

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