Una direttiva per la protezione del suolo

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Il Parlamento europeo ha approvato in prima lettura una proposta di direttiva per garantire la conservazione del suolo e un suo utilizzo sostenibile, che prevede l’identificazione dei siti contaminati o a rischio e definisce le strategie per il ripristino dei suoli.
Negli ultimi decenni, osserva l’Europarlamento, si è registrato un aumento significativo dei processi di degrado dei suoli che, in assenza di interventi, continueranno ad aumentare. Attualmente non esiste una normativa comunitaria specifica sulla difesa del suolo, anche se alcune disposizioni in materia sono presenti in altri testi legislativi. Per questo, l’Aula europarlamentare ha approvato in prima lettura la proposta di direttiva della Commissione che ha l’obiettivo di colmare questa lacuna.
I deputati europei hanno introdotto alcuni emendamenti, come quello di ampliare gli obiettivi della direttiva, sottolineando che il suolo è un «un bene comune dell’umanità  , un ecosistema, una risorsa non rinnovabile» nonchà© una «piattaforma» per una serie di funzioni ambientali, economiche, sociali e culturali. Il Parlamento chiede inoltre che la direttiva si applichi anche alle componenti liquide e gassose dello strato superficiale della crosta terrestre.
àˆ stata introdotta la nozione di «suoli pregiati», che vanno protetti per la specificità   delle loro caratteristiche e della loro struttura, per il valore ecologico, culturale e/o storico, mentre il concetto di «aree a rischio» è stato sostituito con quello di «aree prioritarie che necessitano di protezione speciale». Un altro emendamento chiede poi agli Stati membri di designare un’autorità   incaricata di procedere all’identificazione sia delle zone «effettivamente» contaminate sia dei siti «potenzialmente» contaminati.

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