Una bioeconomia sostenibile per l’Europa

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Adottata nei giorni scorsi dalla Commissione Europea una strategia per indirizzare l’economia europea verso un uso più ampio e sostenibile delle risorse rinnovabili. 
Grazie ad un approccio interdisciplinare e intersettoriale la strategia della Commissione “L’innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa” prevede un piano d’azione incentrato su tre aspetti principali:
1. lo sviluppo di tecnologie e processi produttivi nuovi destinati alla bioeconomia attraverso investimenti in ricerca, innovazione e competenze nel settore;
2. lo sviluppo di mercati e competitività nei diversi settori della bioeconomia attraverso un’intensificazione sostenibile della produzione primaria tramite lo sviluppo di meccanismi di apprendimento in grado di migliorare l’efficienza produttiva e delle risorse;
3. la creazione di un coordinamento delle politiche che favorisca un maggior impegno delle parti interessate, attraverso la creazione di una piattaforma e di un osservatorio sulla bioeconomia.
Il termine “bioeconomia” sta ad indicare un’economia fondata su risorse biologiche provenienti della terra e dal mare, ma anche dai rifiuti, che adeguatamente trattati, possono diventare combustibili per la produzione industriale ed energetica. L’obiettivo è dunque quello di creare una società che si basi sempre più su un’economia a emissioni ridotte, per conciliare l’esigenza di un’agricoltura e una pesca sostenibili e una maggior sicurezza alimentare con l’uso sostenibile delle risorse biologiche rinnovabili per fini industriali, nel rispetto della biodiversità e dell’ambiente.
La strategia inoltre si propone di creare sinergie e complementarità con altri settori, strumenti e fonti di finanziamento per le politiche che condividono gli stessi obiettivi, quali i fondi di coesione, le politiche comuni della pesca e dell’agricoltura (PCP e PAC), la politica marittima integrata, le politiche ambientali, industriali, occupazionali, energetiche e sanitarie.
Secondo i dati forniti dalla Commissione, la bioeconomia europea vanta già un fatturato di circa 2 000 miliardi di euro e impiega nel settore oltre 22 milioni di persone (il 9% degli occupati nell’EU). Sempre dai dati forniti si apprende che per ogni euro investito in ricerca e innovazione nella bioeconomia la ricaduta in valore aggiunto nei settori del comparto bioeconomico sarà pari a dieci euro entro il 2025.
La strategia, elaborata dalla commissaria Geoghegan-Quinn con il sostegno del vicepresidente Tajani e i commissari Cioloş, Damanaki e Potočnik, sarà presentata agli Stati membri dell’UE per la prima volta in occasione del Consiglio “Competitività” il prossimo 21 febbraio 2012.
La proposta della Commissione rientra nell’ambito di due iniziative faro della strategia UE 2020: “L’Unione dell’innovazione” e “Un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse“.

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