Ue-Serbia: ripresi i negoziati

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Il 13 giugno, l’Unione europea e la Serbia hanno ripreso, dopo tredici mesi, i negoziati bilaterali per l’Accordo di associazione e stabilizzazione (ASA). I negoziati erano stati sospesi nel maggio 2006 per la scarsa cooperazione di Belgrado con il Tribunale dell’Aja per i crimini commessi nella ex Jugoslavia. Con l’insediamento del nuovo governo serbo, la collaborazione è molto migliorata, portando il 31 maggio scorso all’arresto dell’ex generale serbo bosniaco Zdravko Tolimir: manca ancora perಠla consegna al Tpi dei due fuggitivi più importanti, Ratko Mladic e Radovan Karadizc.
E questa – ha chiarito oggi Rehn – è la condizione posta anche dalla Ue per la firma dell’Accordo di associazione e stabilizzazione.
“Oggi riprendiamo a negoziare, ma la firma è condizionata alla piena cooperazione della Serbia: con queste parole il commissario Ue all’allargamento, Olli Rehn, ha salutato la ripresa dei colloqui bilaterali, al termine di un incontro a Bruxelles con il vice premier serbo responsabile per l’integrazione europea, Bozidar Djelic, che ha commentato: “Siamo indietro rispetto ai nostri vicini, ma faremo tutto il possibile per recuperare. Ottenere già   dal prossimo anno lo status di candidato e’ il nostro primo passo”.
Il primo ministro serbo, Vojislav Kostunica, ha espresso soddisfazione per la ripresa dei negoziati preliminari con l’Ue, ma ha insistito affinchà© Bruxelles resti fedele al “rispetto dell’integrità   territoriale” della Serbia.
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