Trattato dell’UE: raggiunto l’accordo

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Due anni e mezzo dopo la bocciatura del Trattato costituzionale nei referendum in Francia e Paesi Bassi, il Consiglio europeo di Lisbona ha dato il via libera al nuovo Trattato di riforma che stabilisce le regole per il funzionamento dell’UE allargata.
L’accordo tra i 27 capi di Stato e di governo è stato raggiunto in nottata, dopo un compromesso con Polonia e Italia che ha fatto cadere le riserve di questi due Paesi. L’Italia ha ottenuto un eurodeputato in più rispetto a quelli previsti dalla riforma approvata dal Parlamento europeo: ne avrà   73, come il Regno Unito, mentre la Francia manterrà   i 74 previsti in base al fatto che ha quattro milioni di residenti in più e due milioni di cittadini più dell’Italia. Il numero complessivo dei deputati europei sarà   così di 751 anzichà© di 750, come proposto dall’Europarlamento.
Soddisfatta anche la Polonia, che secondo il presidente Lech Kazcynsky «ha ottenuto tutto ciಠche voleva»: in pratica, sarà   garantita la cosiddetta “clausola di Ioannina” che permetterà   a un gruppo di Paesi di congelare per alcuni mesi una decisione approvata a maggioranza. Tale clausola sarà   trasferita da un allegato a un protocollo vincolante e avrà   quindi un valore giuridico superiore.
Il nuovo Trattato ricalca il mandato che era stato dato in giugno alla Conferenza Intergovernativa (CIG), dopo un lungo negoziato proprio con la Polonia. Introduce varie novità  , quali il voto in Consiglio a doppia maggioranza (il 55% degli Stati e il 65% della popolazione) a partire dal 2014; l’estensione dei settori in cui è possibile decidere a maggioranza anzichà© all’unanimità  ; una presidenza con durata di due anni e mezzo; un unico rappresentante per la Politica estera. àˆ prevista inoltre per gli Stati membri una clausola di uscita dall’Unione europea.
«Ora l’Europa è più forte e puಠtornare ad esercitare la sua leadership mondiale. L’Europa è uscita dalla sua crisi istituzionale» ha annunciato il premier portoghese Josà© Socrates, soddisfatto per avere presieduto il difficile negoziato.
Il Trattato sarà   firmato formalmente il 13 dicembre prossimo a Lisbona, mentre la Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei (54 pagine allegate) sarà   adottata per proclamazione il giorno precedente a Strasburgo, davanti all’Europarlamento. Il 13 e 14 dicembre si terrà   inoltre a Bruxelles l’ultimo Vertice sotto presidenza portoghese. Il Trattato dovrà   poi essere ratificato dai 27 Stati membri e potrà   diventare operativo a partire dal primo gennaio 2009.

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