Trattato: Barroso denuncia l’ambiguità   britannica

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Il Regno Unito, con tutti i suoi distinguo sul Trattato europeo, mette a rischio la lotta internazionale contro il terrorismo: è quanto denunciato in un’intervista dal presidente della Commissione europea, Josà© Manuel Barroso.
Il premier britannico Gordon Brown usa «due pesi e due misure», secondo Barroso, mentre la sua insistenza sugli “opt-out” dalle clausole che creano maggiore cooperazione nella lotta alla criminalità   e al terrorismo indebolisce l’intero sforzo contro le reti terroristiche che agiscono in Europa: «Mi sembra una contraddizione. Il Regno Unito, che è sempre il primo a chiedere la cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo, non sembra impegnato come altri Paesi dell’UE quando si parla di farlo in Europa. Questa è una cosa che mi sorprende» ha osservato Barroso.
Il presidente della Commissione si dichiara contrariato soprattutto da tre aspetti del negoziato: il Regno Unito accetta la perdita del veto sulle leggi che migliorano la cooperazione di polizia e giudiziaria ma chiede di avere un «opt-in» in queste aree, così da poter scegliere quali leggi europee sostenere e quali no; il governo britannico ha chiesto che la Corte europea di giustizia, che sovrintende all’applicazione delle leggi europee, non possa imporre il rispetto in queste nuove aree di cooperazione per cinque anni; inoltre, Londra chiede che le iniziative dell’UE decise con le vecchie regole (come il mandato di cattura europeo) possano essere rinegoziate, se qualche Stato membro chiederà   emendamenti con il nuovo sistema.
Barroso dichiara dunque di accettare con riluttanza i distinguo britannici per ottenere l’accordo sul Trattato: «Penso sia meglio avere opt-out per uno o due Paesi che non avere progressi per tutta l’UE. Ma preferirei che non ci fossero, naturalmente: per combattere il terrorismo e la criminalità   internazionali avremo bisogno di più coordinamento e integrazione, non di meno». Secondo il presidente della Commissione, il miglior modo di usare la propria influenza in un progetto comune «non è dire semplicemente no, ma piuttosto trovare soluzioni ai problemi comuni».

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